L’entanglement tra fotoni

Abstract
In questo scritto si interpreta l’entanglement tra fotoni sulla base di caratteristiche d’interrelazione che gli “enti” possiedono sia a livello macroscopico sia a livello delle particelle elementari. Per quanto concerne le caratteristiche d’interrelazioni di enti macroscopici, si fa riferimento al soma umano ripartito in emisoma sinistro emisoma destro e alla superficie del soma ripartita in superficie ventrale e superficie dorsale. Per quanto concerne i fotoni si fa rimento all’oscillazione elettrica e magnetica rappresentata da vettori di energia che vanno nei versi sinistra/destra e sopra/sotto. Dalle nostre argomentazioni si può concludere che nella disputa tra Einstein e Bohr, probabilmente Einstein aveva ragione.

La costanza della velocità della luce

Abstract
In questo scritto si spiega il motivo per cui la velocità della luce rimane costante anche se si modifica il sistema di riferimento. Ciò dipende dal fatto che i vettori energetici di cui la luce è composta, piuttosto che muoversi ad una specifica velocità, saltano quantisticamente lungo la linea di moto. Il salto è un vettore di energia immaginaria. Questo vettore energetico aumenta e diminuisce con l’aumentare/diminuire dello spazio/tempo con cui è formato. Spazio e tempo formano un’unità inscindibile e variano concomitantemente. Il loro rapporto, quindi è costante. Da ciò deriva la costanza della velocità della luce.

La complementarietà onda/particella

Abstract
In questo scritto si analizza la complementarietà onda/particella della radiazione elettromagnetica, partendo dalla più semplice forma di energia: il vettore energetico. Per ottenere questa complementarietà occorre assumere che nella radiazione elettromagnatica avviene un passaggio di energia elettrica in energia magnetica e viceversa. Durante questo passaggio da una forma di energia all’altra si genere energia elettromagnetica che rimane costante.

L’educazione dei figli

Abstract
Nell’educazione dei figli sono fondamentali l’interiorizzazione di regole condivise e il rispetto dei ruoli. I figli devono acquisire regole imposte dai genitori e finalizzate al bene della famiglia. Queste regole vanno interiorizzate, cioè, devono essere vissute come giuste. I giovani, inoltre devono accettare e rispettare il doppio ruolo di figli (subordinati ai genitori) e di fratelli (relazione inter pares).

Obiettivo e impostazione programmatica dell’educazione

Abstract
Molti genitori ritengono che sia corretto e proficuo avere come obiettivo nell’educazione dei figli il rispetto delle loro attitudini psico-fisiche e mentali. Stanno attenti che i figli non siano turbati da qualsiasi accadimento; li lasciano liberi di estrinsecare la loro personalità tenendo in poco conto le regole sociali. I figli, con la loro personalità in formazione, sono posti al centro dell’attenzione e non si considera la comunità con le sue regole nella quale i figli interagiscono con gli altri. In questo processo formativo i giovani crescono esibizionisti, autoreferenti, asociali e, spesso, antisociali.

Status giuridico costituzionale vs status giuridico sociale

Abstract
La Costituzione repubblicana, ponendo a fondamento delle Istituzioni i diritti della persona umana, crea uno “status giuridico costituzionale” che si contrappone allo “status giuridico sociale”. Ogni individuo è una persona umana, esterna a ogni comunità, con i suoi diritti inalienabili (status giuridico costituzionale). Nel contempo ogni individuo appartiene ad una comunità con i suoi diritti/doveri legati al proprio ruolo (status giuridico sociale). Per esempio, Francesco è un “minore” con i suoi diritti inalienabili (status giuridico costituzionale) e un alunno con i suoi diritti/doveri legati al ruolo (status giuridico sociale); analogamente Simona è una “persona umana” con i suoi diritti inalienabili (status giuridico costituzionale) e una maestra coi suoi diritti/doveri legati al ruolo (status giuridico sociale). Questo doppio status giuridico disgrega ogni comunità

Il processo formativo dei giovani italiani ed europei

Abstract

L’educazione dei giovani dovrebbe essere finalizzata al bene delle comunità. Compito fondamentale della scuola e della famiglia dovrebbe essere quello di educare i giovani a essere rispettosi di sé e degli altri, rispettosi delle leggi, cittadini esemplari, onesti lavoratori, ecc..
A causa dell’ideologia dei diritti umani, su cui si fonda la Costituzione italiana e la costituzione dell’UE, famiglia e scuola hanno abdicato a questo compito, con nefaste conseguenze sulla formazione delle nuove generazioni.

I valori comuni della NATO

Abstract
La NATO non è soltanto un’alleanza militare ma è anche un’alleanza ideologico/politica fondata su valori condivisi. Questi valori condivisi sono i diritti umani. La NATO ha come obiettivo primario della sua politica espansionistica il riconoscimento/garanzia dei diritti umani urbi et orbi. Qualsiasi Nazione nel mondo, che accetta di fondare le proprie istituzioni sul riconoscimento/garanzia dei diritti umani, può chiedere e ottenere di far parte di quest’alleanza politico/militare. I diritti umani generano comportamenti antisociali. Chiunque persegua questi valori agisce contro la propria comunità e quindi contro il proprio popolo.

Il diritto d’asilo

Abstract
Un principio antisociale costituzionale che devasta le comunità è il diritto d’asilo. Chiunque giunge in Italia, legalmente o illegalmente, ha diritto a presentare domanda d’asilo politico. Centinaia di migliaia di poveri stanno riversandosi sulle nostre coste meridionali per sfruttare a loro vantaggio questo principio costituzionale. Giunto in Italia, all’indigente è riconosciuto non solo il diritto a fare domanda d’asilo politico ma anche vitto, alloggio, patrocinio legale gratuito, assistenza sanitaria. L’arrivo in massa di disperati da ogni parte del mondo non solo ha costi enormi per la collettività ma sta distruggendo il tessuto sociale.

Incompetenti e irresponsabili

Abstract
I politici italiani di tutti i partiti sono incompetenti e irresponsabili. A loro basta professarsi atlantisti, europeisti e pro NATO. Con quest’ammissione, i politici non devono decidere alcunché. Ogni decisione sul destino dell’Italia e degli italiani è demandata all’Europa, agli Stati Uniti e alla NATO.