Obiettivo e impostazione programmatica dell’educazione

Abstract
Molti genitori ritengono che sia corretto e proficuo avere come obiettivo nell’educazione dei figli il rispetto delle loro attitudini psico-fisiche e mentali. Stanno attenti che i figli non siano turbati da qualsiasi accadimento; li lasciano liberi di estrinsecare la loro personalità tenendo in poco conto le regole sociali. I figli, con la loro personalità in formazione, sono posti al centro dell’attenzione e non si considera la comunità con le sue regole nella quale i figli interagiscono con gli altri. In questo processo formativo i giovani crescono esibizionisti, autoreferenti, asociali e, spesso, antisociali.

Status giuridico costituzionale vs status giuridico sociale

Abstract
La Costituzione repubblicana, ponendo a fondamento delle Istituzioni i diritti della persona umana, crea uno “status giuridico costituzionale” che si contrappone allo “status giuridico sociale”. Ogni individuo è una persona umana, esterna a ogni comunità, con i suoi diritti inalienabili (status giuridico costituzionale). Nel contempo ogni individuo appartiene ad una comunità con i suoi diritti/doveri legati al proprio ruolo (status giuridico sociale). Per esempio, Francesco è un “minore” con i suoi diritti inalienabili (status giuridico costituzionale) e un alunno con i suoi diritti/doveri legati al ruolo (status giuridico sociale); analogamente Simona è una “persona umana” con i suoi diritti inalienabili (status giuridico costituzionale) e una maestra coi suoi diritti/doveri legati al ruolo (status giuridico sociale). Questo doppio status giuridico disgrega ogni comunità

Il processo formativo dei giovani italiani ed europei

Abstract

L’educazione dei giovani dovrebbe essere finalizzata al bene delle comunità. Compito fondamentale della scuola e della famiglia dovrebbe essere quello di educare i giovani a essere rispettosi di sé e degli altri, rispettosi delle leggi, cittadini esemplari, onesti lavoratori, ecc..
A causa dell’ideologia dei diritti umani, su cui si fonda la Costituzione italiana e la costituzione dell’UE, famiglia e scuola hanno abdicato a questo compito, con nefaste conseguenze sulla formazione delle nuove generazioni.

I valori comuni della NATO

Abstract
La NATO non è soltanto un’alleanza militare ma è anche un’alleanza ideologico/politica fondata su valori condivisi. Questi valori condivisi sono i diritti umani. La NATO ha come obiettivo primario della sua politica espansionistica il riconoscimento/garanzia dei diritti umani urbi et orbi. Qualsiasi Nazione nel mondo, che accetta di fondare le proprie istituzioni sul riconoscimento/garanzia dei diritti umani, può chiedere e ottenere di far parte di quest’alleanza politico/militare. I diritti umani generano comportamenti antisociali. Chiunque persegua questi valori agisce contro la propria comunità e quindi contro il proprio popolo.

Il diritto d’asilo

Abstract
Un principio antisociale costituzionale che devasta le comunità è il diritto d’asilo. Chiunque giunge in Italia, legalmente o illegalmente, ha diritto a presentare domanda d’asilo politico. Centinaia di migliaia di poveri stanno riversandosi sulle nostre coste meridionali per sfruttare a loro vantaggio questo principio costituzionale. Giunto in Italia, all’indigente è riconosciuto non solo il diritto a fare domanda d’asilo politico ma anche vitto, alloggio, patrocinio legale gratuito, assistenza sanitaria. L’arrivo in massa di disperati da ogni parte del mondo non solo ha costi enormi per la collettività ma sta distruggendo il tessuto sociale.

Incompetenti e irresponsabili

Abstract
I politici italiani di tutti i partiti sono incompetenti e irresponsabili. A loro basta professarsi atlantisti, europeisti e pro NATO. Con quest’ammissione, i politici non devono decidere alcunché. Ogni decisione sul destino dell’Italia e degli italiani è demandata all’Europa, agli Stati Uniti e alla NATO.

Il brutto Poter che, ascoso, a comun danno impera

Abstract
“Il brutto Poter che, ascoso, a comun danno impera” è l’ideologia dei diritti umani. Questa ideologia è presente nella Costituzione repubblicana nella quale è fissato come obiettivo fondamentale delle istituzioni il “riconoscimento/garanzia dei diritti della persona umana”. Per convincere la popolazione italiana che è giusto agire per garantire questi diritti, anche se le azioni danneggiano la comunità, si fa leva sui sentimenti e sulle emozioni. L’avente diritto è sempre un poverino-poveretto bisognoso da compatire, da soccorrere, integrare, commiserare.

La mia libertà finisce quando inizia quella degli altri.

Abstract
La coesione di una comunità dipende da due sistemi: il sistema costrittivo delle leggi e il sistema responsivo individuale. IL sistema responsivo individuale è l’insieme di conoscenze, competenze, abilità, consapevolezze, valori, regole interiori, ecc., finalizzate al bene comune, cioè al bene di se stessi e di tutti gli altri. Il pensiero di Martin Luther King, “la mia libertà finisce quando inizia quella degli altri”, inserito nella cornice teorica del sistema costrittivo e del sistema responsivo, è più comprensibile ed accettabile.

Il sistema responsivo

Abstract
Definiamo “sistema responsivo” l’insieme di conoscenze, competenze, abilità, valori, sensibilità, attitudini ecc., che ciascun individuo possiede e utilizza per il bene comune. Il sistema responsivo individuale è una forza coesiva della comunità. Una ulteriore forza coesiva della comunità è il sistema costrittivo delle leggi. Il sistema costrittivo delle leggi e il sistema responsivo individuale sono le uniche forze coesive di una comunità. Esse costituiscono, quindi, il 100% delle forze coesive. In questo scritto si analizza la relazione tra sistema responsivo individuale e sistema costrittivo delle leggi

La schizofrenia giuridica

Abstract
Durante la monarchia sabauda, i codici penali, civili e amministrativi sono stati scritti per consentire l’avvenire glorioso della Nazione. Con l’avvento della Costituzione repubblicana gli stessi codici sono stati adeguati al nuovo obiettivo di fondo, il riconoscimento/garanzia dei diritti della persona umana. I due obiettivi di fondo (avvenire glorioso della Nazione e riconoscimento/garanzia dei diritti della persona umana), in contraddizione l’uno con l’altro, generano una sorta di schizofrenia giuridica.