La costrizione emotiva.

Abstract
La “costrizione emotiva” è l’utilizzo delle emozioni come strumento funzionale a costringere le persone a specifici comportamenti. Il superiore, per costringere i subordinati ad agire per uno specifico obiettivo, può imporre leggi e regolamenti oppure può suscitare forti emozioni, quali: ansia, angoscia e terrore. I governi Conte e Draghi, nell’emergenza causata da covid, al fine di contenere la diffusione del virus, utilizzavano e utilizzano esclusivamente il sistema costrittivo dei decreti e il terrore.

Una nuova Costituzione repubblicana

Abstract
Quando i padri costituenti si apprestavano a scrivere la Costituzione Repubblicana, tutto il mondo occidentale era stanco di guerre e indignato per le persecuzioni. Nella società c’era una forte spinta morale verso la tutela delle minoranze e dei più deboli. I padri costituenti hanno ritenuto giusto e degno di un paese civile inserire nella Costituzione il riconoscimento/garanzia dei diritti della persona umana. L’errore che hanno commesso è stato quello di inserirli come norme costrittive. La tutela dei diritti umani è una conquista di civiltà del mondo occidentale. Essa, però, deve avvenire sul piano responsivo, non su quello costrittivo delle leggi.

L’abominio giuridico della Costituzione repubblicana

Abstract
Con l’approvazione della Costituzione Repubblicana è stato modificato l’obiettivo di fondo che i tre poteri, legislativo, esecutivo e giudiziario devono raggiungere. L’avvenire glorioso della Nazione dello Statuto Albertino è stato sostituito con il riconoscimento/garanzia dei diritti della persona umana. Le leggi promulgate dal Parlamento hanno come riferimento le norme costituzionali. Essendo queste norme sono finalizzate al riconoscimento/garanzia dei diritti della persona umana, anche le leggi ordinarie hanno lo stesso fine. L’obiettivo delle leggi, però, deve essere sempre il bene della comunità. Il bene del singolo, infatti, discende dal bene della comunità in cui vive. Sono un abominio giuridico le leggi promulgate a vantaggio dei singoli contro la comunità.

L’obiettivo di fondo delle istituzioni scolastiche

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La scuola è l’istituzione più importante di una comunità. Ciò che unifica gli istituti scolastici è l’obiettivo comune stabilito dai dettami costituzionali. Sulla base dei dettami della Costituzione repubblicana (riconoscimento/garanzia dei diritti della persona umana), i docenti di ogni ordine e grado devono garantire agli studenti il diritto a un percorso formativo individualizzato, che tenga conto delle capacità, delle attitudini, delle condizioni socio-economiche di ciascuno. Per garantire un percorso formativo individualizzato, i programmi sono stati sostituiti con la programmazione. Gli alunni non seguono un percorso formativo comune a tutti (programmi), funzionale al bene della comunità. Ciascun alunno segue un proprio percorso formativo (programmazione), funzionale al proprio benessere. Le conseguenze drammatiche nella formazione dei giovani italiani sono sotto gli occhi di tutti. I livelli d’istruzione e di competenza degli alunni si sono drammaticamente abbassati. Nelle università s’iscrivono studenti cui mancano le capacità di base.

L’obiettivo di fondo nell’ educazione dei figli

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Prima della scrittura della Carta costituzionale, l’obiettivo cui dovevano mirare i genitori nell’educazione dei figli era lo stesso obiettivo delle istituzioni, cioè “l’avvenire glorioso della Nazione”. Quest’obiettivo poteva essere conseguito se tutti i genitori s’impegnavano a che i figli divenissero cittadini esemplari, rispettosi delle leggi e delle istituzioni. Con l’approvazione della Costituzione Repubblicana è stato modificato l’obiettivo di fondo che le istituzioni e i genitori devono raggiungere. L’avvenire glorioso della Nazione dello Statuto Albertino è stato sostituito con il riconoscimento/garanzia dei diritti della persona umana. L’articolo 30 dei RAPPORTI ETICO-SOCIALI della Costituzione Repubblicana recita: è dovere e diritto dei genitori, mantenere, istruire e educare i figli anche se nati fuori del matrimonio. Sostituito l’obiettivo di fondo, l’educazione, l’istruzione e il mantenimento possono essere realizzati a scopi diversi. Ciascun genitore può educare e istruire il figlio per gli obiettivi che gli aggradano.

Il paziente/minaccia

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Prima della riforma sanitaria gli operatori sanitari avevano nell’interazione con i pazienti un atteggiamento altruistico. Percepivano il paziente come una persona che soffre e va aiutata. Sentivano la loro professione come una missione che allevia il dolore dell’essere umano. Con l’introduzione della Carta europea dei diritti del malato, si consente ai pazienti di denunciare gli operatori sanitari. La denuncia degli operatori sanitari è diventata una prassi diffusa su tutto il territorio nazionale ed europeo. Addirittura vi sono in Italia e in Europa studi professionali di avvocati che prosperano sulle denunce nel settore sanitario. Questa prassi diffusa ha modificato l’atteggiamento degli operatori sanitari, che non è più altruistico ma egoistico. Essi, infatti, percepiscono il paziente come una minaccia. Il paziente, trasformato da persona sofferente in persona minacciosa, modifica l’obiettivo di fondo cui mira l’operatore sanitario. Egli non agisce più al fine di curare il paziente ma per difendersi da questa minaccia incombente.

La gabbia costrittiva nei sistemi sanitari europei

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La Carta europea dei diritti del malato ha spinto i legislatori dei paesi europei a promulgare leggi che costringono gli operatori sanitari ad agire per garantire questi diritti dei malati. Queste leggi, imposte dall’alto, formano una gabbia costrittiva che distoglie gli operatori sanitari dalla loro funzione più importante, cioè la cura dei pazienti. Questa gabbia, inoltre, modifica l’interazione medico/paziente che era fondata sul rispetto reciproco e sulla fiducia, non sulla costrizione.

La sindrome della magistratura aliena

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Nella sindrome della mano aliena, la mano fuori controllo ostacola l’azione della mano sana. Ciò avviene perché le due mani perseguono obiettivi diversi. Spesso la magistratura italiana agisce come la mano aliena contrapponendosi al potere esecutivo. La sindrome della magistratura aliena è una sindrome istituzionale italiana. La magistratura aliena persegue un obiettivo diverso rispetto all’obiettivo perseguito dal potere esecutivo contrapponendosi ad esso.

La discriminazione dei cittadini italiani sulla base della religione, della razza e del sesso.

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Nell’articolo 3 della Costituzione Repubblicana si afferma un principio generale pienamente condivisibile e ritenuto corretto da tutti gli italiani. In quest’articolo è scritto che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Riteniamo che questo principio costituzionale sia violato dalle numerose leggi a tutela delle minoranze e a tutela dei soggetti più deboli. In questo scritto mostriamo come i cittadini italiani siano discriminati su base religiosa, razziale e sessuale.

Il Regime Costituzionale Italiano

Abstract
Il Regime Costituzionale Italiano è un regime fondato sull’ideologia dei diritti umani. E’ definito “regime” un ordinamento dello Stato che, indipendentemente dalla sua forma, ha tendenze autoritarie e oppressive. Una Costituzione, che utilizza in modo eccessivo il sistema costrittivo per determinare e incanalare le azioni dei futuri rappresentanti del popolo, può essere definita “Regime Costituzionale”. La Costituzione Repubblicana, che quasi tutti esaltano, moltissimi senza averla letta e/o compresa, è un “Regime Costituzionale”. Il Regime Costituzionale Italiano è stato istituito perché i nostri padri costituenti erano convinti che, imponendo principi fondati sui diritti umani, avrebbero reso la Nazione Italia più progredita sul piano della giustizia (interna e internazionale) e sul piano della civiltà.