L’entanglement tra fotoni

Abstract
In questo scritto si interpreta l’entanglement tra fotoni sulla base di caratteristiche d’interrelazione che gli “enti” possiedono sia a livello macroscopico sia a livello delle particelle elementari. Per quanto concerne le caratteristiche d’interrelazioni di enti macroscopici, si fa riferimento al soma umano ripartito in emisoma sinistro emisoma destro e alla superficie del soma ripartita in superficie ventrale e superficie dorsale. Per quanto concerne i fotoni si fa rimento all’oscillazione elettrica e magnetica rappresentata da vettori di energia che vanno nei versi sinistra/destra e sopra/sotto. Dalle nostre argomentazioni si può concludere che nella disputa tra Einstein e Bohr, probabilmente Einstein aveva ragione.

La costanza della velocità della luce

Abstract
In questo scritto si spiega il motivo per cui la velocità della luce rimane costante anche se si modifica il sistema di riferimento. Ciò dipende dal fatto che i vettori energetici di cui la luce è composta, piuttosto che muoversi ad una specifica velocità, saltano quantisticamente lungo la linea di moto. Il salto è un vettore di energia immaginaria. Questo vettore energetico aumenta e diminuisce con l’aumentare/diminuire dello spazio/tempo con cui è formato. Spazio e tempo formano un’unità inscindibile e variano concomitantemente. Il loro rapporto, quindi è costante. Da ciò deriva la costanza della velocità della luce.

La complementarietà onda/particella

Abstract
In questo scritto si analizza la complementarietà onda/particella della radiazione elettromagnetica, partendo dalla più semplice forma di energia: il vettore energetico. Per ottenere questa complementarietà occorre assumere che nella radiazione elettromagnatica avviene un passaggio di energia elettrica in energia magnetica e viceversa. Durante questo passaggio da una forma di energia all’altra si genere energia elettromagnetica che rimane costante.