Spazio e tempo eracliteo e parmenideo

Abstract
Il tempo parmenideo si origina da un passaggio di stato; il tempo eracliteo si origina da un movimento. Il passaggio di stato concerne un singolo spazio. Il movimento dei corpi eracliteo concerne l’interazione di più spazi. Il movimento parmenideo è una serie ordinata di passaggi di stato in un singolo spazio. L’onda sonora, l’onda marina e l’onda elettromagnetica sono passaggi stato di energia. L’energia passa dallo stato positiva (+) a negativa (-). Questi passaggi di stato concernono un singolo spazio. I passaggi di stato dell’onda sonora concernono l’aria; i passaggi di stato dell’onda marina concernono l’acqua; i passaggi di stato dell’onda elettromagnetica concernono il vuoto.

Il punto di vista nella cinematica dei corpi

Abstract
Il sistema eracliteo utilizza, nel porre la relazione riferimento/riferito tre punti di vista che si rendono concreti in due dicotomie: interno/esterno e attivo/passivo. Il punto di vista più generale concerne la dicotomia interno/esterno. Il sistema eracliteo può assumere il punto di vista di un osservatore esterno (che non partecipa agli eventi) e il punto di vista dell’osservatore interno (che prende parte agli eventi). Quando si assume il punto di vista dell’osservatore esterno, sia il riferimento sia il riferito sono esterni al nostro soma. Quando si assume il punto di vista dell’osservatore interno, il nostro soma è o riferimento oppure riferito. Se il nostro soma è riferimento, il punto di vista è dell’osservatore passivo; se il nostro soma è riferito, il punto di vista è dell’osservatore attivo

La relazione riferimento/riferito nel movimento dei corpi

Abstract
In questo scritto mostriamo come i sistemi di riferimento, utilizzati nella cinematica dei corpi, siano costrutti del sistema eracliteo che controlla l’interazione tra le periferie interne (somatiche) ed esterne (visive, tattili, uditive, olfattive e gustative). Un sistema di riferimento fa parte dell’interazione tra due spazi periferici, di cui uno è riferimento e l’altro è riferito. Trattandosi di due spazi periferici, l’interazione è codificata dal sistema eracliteo.

La funzione di supporto

Abstract
Sappiamo che le elaborazioni delle informazioni codificate dai recettori sensoriali degli organi di senso e della sensibilità somatica muscolo/scheletrica seguono due vie distinte che si differenziano in modo evidente nelle aree associative. Alcune informazioni proiettano alla corteccia parietale (via del dove) e altre informazioni proiettano alle cortecce associative (via del che cosa). Questa nostra conoscenza ci fa supporre che le due vie codifichino funzioni generali distinte l’una dall’altra. Sulla base di questa ripartizione di carattere generale, abbiamo ipotizzato che il sistema nervoso percettivo/motore sia ripartito in due sottosistemi che abbiamo chiamato sistema parmenideo e sistema eracliteo. Il sistema parmenideo è l’insieme dei circuiti neurali che utilizza le informazioni codificate ed elaborate lungo la via del “che cosa”; il sistema eracliteo è l’insieme dei circuiti neurali che utilizza le informazioni codificate ed elaborate lungo la via del “dove”. In questo scritto formuliamo l’ipotesi che il sistema eracliteo supporta il sistema parmenideo. Supponiamo, per esempio, di osservare una macchina in movimento. Il sistema eracliteo fronto/parietale aggancia la macchina con gli occhi e mantiene il contatto visivo con essa. La macchina diventa a tutti gli effetti, un prolungamento del soma. L’informazione, in tal modo, passa direttamente dalla periferia esterna (macchina) al centro (sistema nervoso centrale), consentendo al sistema parmenideo di elaborare l’informazione, di riconoscerla e strutturarla.