I richiedenti asilo

Chiunque, dopo aver varcato i confini ed essere giunto in Italia, può presentare domanda di asilo politico. Questa possibilità gli è riconosciuta e garantita da due articoli dei PRINCIPI FONDAMENTALI della Costituzione Repubblicana. Si tratta dell’articolo 2 e dell’articolo 10.

L’articolo 10 riconosce e garantisce il diritto d’asilo: lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.

L’articolo 2 chiarisce che i diritti inviolabili dell’uomo sono riconosciuti e garantiti sia come singolo sia nella comunità ove si svolge la sua personalità. Il diritto d’asilo è riconosciuto e garantito dalla comunità internazionale (O.N.U.) di cui lo straniero fa parte. Esso è anche riconosciuto e garantito come singola persona che entra nel territorio nazionale. Lo straniero, dopo aver presentato domanda di asilo politico, acquisisce lo status di “richiedente asilo”.

I richiedenti asilo sono persone che, all’atto della domanda, non possiedono nulla. Sono indigenti senza lavoro, senza un’abitazione in cui vivere.

L’articolo 24 dei RAPPORTI CIVILI riconosce e garantisce la facoltà di poter agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado di procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione. … Questa garanzia vale per chiunque chiunque, italiano o straniero, richiedente asilo o clandestino. I richiedenti asilo essendo non abbienti, hanno a disposizione un legale, pagato dallo Stato, che segue la pratica concernente la domanda d’asilo politico. Se la domanda non è accolta, possono ricorrere in appello, sempre a carico dello Stato.

L’articolo 32 dei RAPPORTI ETICO-SOCIALI recita: la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. … L’articolo 32 garantisce la tutela della salute all’individuo non al cittadino. Questa garanzia concerne, quindi, anche i richiedenti asilo

Una persona che entra in Italia e fa domanda di asilo politico non ha alcun mezzo di sostentamento. Ai richiedenti asilo, quindi, sono assicurati vitto, alloggio, patrocinio legale gratuito, assistenza sanitaria, e una paghetta per i bisogni personali. Questi obblighi costituzionali verso i richiedenti asilo attirano milioni di poveri verso l’Italia. Le garanzie costituzionali hanno un costo sociale. Ogni richiedente asilo costa al contribuente più di mille euro al mese. Lo stato italiano spende ogni anno più di cinque miliardi di euro per mantenere in hotel, caserme e appartamenti centinaia di migliaia di richiedenti asilo.

L’Italia attraversa un periodo di grave crisi economica ed è gravata da un debito pubblico enorme. In questa situazione dell’Italia, questi costi sono sentiti come una profonda ingiustizia dagli italiani. Vi sono lavoratori italiani, infatti, che percepiscono mille euro al mese, a volte anche meno. Hanno difficoltà a pagare l’affitto e le bollette della luce, del gas, …

L’Italia, a causa dell’ideologia dei diritti umani su cui si fonda la Costituzione, si trova in una situazione problematica da cui non può uscire. Centinaia di migliaia di persone, attirate dalle garanzie costituzionali, vogliono venire in Italia. D’altra parte, ogni persona che varca il nostro confine comporta un aumento o delle tasse o del debito pubblico.

L’unico modo per uscire da questa situazione problematica è redigere una nuova Costituzione che ponga a fondamento delle istituzioni il bene della Repubblica. In tal modo, ogni funzionario statale avrebbe l’imprescindibile dovere di agire per il bene della Nazione. I diritti dei richiedenti asilo verrebbero in secondo piano rispetto agli interessi della Nazione. Si potrebbe promulgare una legge che non consente la domanda di asilo politico alle persone che entrano clandestinamente in Italia.

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