I valori comuni della NATO

Abstract
La NATO non è soltanto un’alleanza militare ma è anche un’alleanza ideologico/politica fondata su valori condivisi. Questi valori condivisi sono i diritti umani. La NATO ha come obiettivo primario della sua politica espansionistica il riconoscimento/garanzia dei diritti umani urbi et orbi. Qualsiasi Nazione nel mondo, che accetta di fondare le proprie istituzioni sul riconoscimento/garanzia dei diritti umani, può chiedere e ottenere di far parte di quest’alleanza politico/militare. I diritti umani generano comportamenti antisociali. Chiunque persegua questi valori agisce contro la propria comunità e quindi contro il proprio popolo.

Magistratura Democratica

Abstract
I rappresentanti di “Magistratura Democratica”, nell’espletamento delle proprie funzioni, hanno come riferimento costante, il riconoscimento/garanzia dei diritti umani. Essi non considerano le conseguenze negative dei loro atti giuridici per la Comunità Italiana. A loro non interessa il bene della Comunità Nazionale. Ciò che conta è, sempre e comunque, il riconoscimento/garanzia dei diritti umani. Per questo motivo la Cassazione ha dichiarato illegittimo l’arresto di Carola Rackete e Salvini è stato accusato di sequestro di persona per la vicenda della nave “Diciotti”.

I meccanismi di difesa emotivi

Abstract
Le emozioni sono meccanismi di difesa funzionali a tutelare sia il singolo sia la comunità. Definiamo “regime” uno Stato oppressivo che pone a fondamento delle istituzioni un obiettivo con valore assoluto. Il regime alimenta emozioni funzionali all’obiettivo assoluto che si prefigge e annichilisce le emozioni che contrastano quest’obiettivo. La comunità è, quindi, privata dei suoi meccanismi di difesa emotivi e paga le conseguenze degli atti del regime. L’Italia fascista, privata dalla propaganda dei suoi meccanismi di difesa emotivi, non seppe opporsi alla guerra imminente e ne pagò le terribili conseguenze. L’Italia contemporanea, privata dalla propaganda dei suoi meccanismi di difesa emotivi, non sa opporsi all’ideologia dei diritti umani e ne paga le conseguenze.

Sistema costrittivo e sistema responsivo

Abstract
Nella società agiscono due attori: il cittadino e il rappresentante dello Stato. Quest’ultimo opera in base al ruolo che occupa nella società. Ambedue gli attori utilizzano nei loro comportamenti due sistemi cognitivi diversi: sistema costrittivo e sistema responsivo. Quando utilizzano il sistema costrittivo, cittadino e rappresentante dello Stato perseguono l’obiettivo prefissato attraverso le leggi, ossia attraverso obblighi e divieti con eventuali punizioni. Quando utilizzano il sistema responsivo, cittadino e rappresentante dello Stato perseguono l’obiettivo prefissato attraverso la libertà e il senso di responsabilità. L’obiettivo di fondo che cittadino e rappresentante dello Stato perseguono con il loro sistema costrittivo deve essere sempre l’interesse generale. L’obiettivo di fondo che il rappresentante dello Stato persegue con il proprio sistema responsivo deve essere sempre l’interesse generale. L’obiettivo di fondo, che il cittadino persegue con il proprio sistema responsivo, può essere il proprio interesse oppure la tutela dei diritti umani del prossimo.

Il principio di solidarietà

Abstract:
La politica italiana, a causa dell’ideologia dei diritti umani, è basata sul principio della solidarietà interna e internazionale. Le istituzioni della Nazione sono considerate dai nostri politici alla stregua di associazioni di volontariato finalizzate al bene del prossimo bisognoso. Il principio di solidarietà internazionale, però, vale, quando è l’Italia a prodigarsi per gli altri popoli. Quando è il popolo italiano ad avere bisogno, questo principio non è applicato. Ogni Stato mette in primo piano l’interesse nazionale, com’è giusto che sia.

Il ruolo di ministro della Repubblica

Abstract:
Un ministro che governa avendo come obiettivo la tutela dei diritti umani, agisce come un volontario di un’associazione benefica. Non è necessario che abbia studiato e abbia acquisito competenze specifiche del dicastero che dirige. Per tale motivo, il ruolo di ministro della Repubblica è alla stregua del ruolo dell’operatore ecologico (quello che un tempo si chiamava spazzino).

Sovranismo vs globalizzazione

Abstract:
La contrapposizione tra sovranismo e globalizzazione non è soltanto economica è anche ideologica. A fondamento del sovranismo c’è l’amore per la Nazione; a fondamento della globalizzazione ci sono i diritti umani. Italia, UE ed ONU hanno posto a fondamento delle istituzioni i diritti umani. I loro funzionari, quindi, favoriscono la globalizzazione e contrastano il sovranismo.

Diritti umani e sentire comune

Abstract:
Il presupposto ideologico delle Istituzioni monarchiche era il sentire comune degli italiani, cioè la nostra cultura, tradizione e civiltà. Il presupposto ideologico delle Istituzioni repubblicane è il riconoscimento dei diritti umani. Facendo leva su questo, la popolazione musulmana, presente in Italia, rivendica il diritto di vivere secondo le proprie tradizioni anche se esse sono in conflitto con le nostre.

I diritti umani e il ruolo del giudice

Abstract:
I diritti umani, posti a fondamento della Costituzione ribaltano il ruolo del giudice. Il suo ruolo non è più quello di concorrere al bene della comunità nazionale, ma è quello di agire a vantaggio del singolo detentore di diritti.
Il giudice, oggigiorno, non tutela la comunità contro il singolo, bensì tutela il singolo contro la comunità.

I diritti umani e la famiglia

Abstract:
Sulla base degli articoli 30 e 31 dei RAPPORTI ETICO-SOCIALI della Costituzione italiana, i minori cui non sono garantiti o il mantenimento o l’istruzione o l’educazione possono essere sottratti ai genitori e inseriti nelle case famiglia. Si stima che siano 40mila i bambini in Italia allontanati dalla propria famiglia. In molte occasioni il provvedimento non sarebbe dettato dall’eccezionalità del caso, ma rappresenterebbe una “triste prassi che alimenta un circuito economico di milioni di euro”.