I valori comuni della NATO

In Italia, in seguito alla politica scellerata della NATO che ha causato il conflitto Russo-Ucraino, sono sorti numerosi movimenti anti NATO. Obiettivo di questi movimenti è l’uscita dell’Italia dalla NATO, percepita come un’alleanza militare guerrafondaia, che alimenta e causa guerre ovunque nel mondo.

La NATO non è soltanto un’alleanza militare ma è anche un’alleanza ideologico/politica fondata su valori condivisi. Riportiamo quanto dichiarato dal portavoce del dipartimento di Stato americano Ned Price. Egli ha affermato che l’Ungheria è un paese partner e un alleato della Nato e che le alleanze si basano anche sui valori comuni, che gli Stati Uniti vogliono sempre vedere rispettati”.

Quali sono questi valori comuni? Si tratta dei diritti umani. La NATO ha come obiettivo primario della sua politica espansionistica il riconoscimento/garanzia dei diritti umani urbi et orbi. Qualsiasi Nazione nel mondo, che accetta di fondare le proprie istituzioni sul riconoscimento/garanzia dei diritti umani, può chiedere e ottenere di far parte di quest’alleanza politico/militare.

I diritti umani comprendono i diritti dei gay, dei minori, delle donne, dei richiedenti asilo, dei nullatenenti, ecc.. Inoltre, fa parte dei diritti umani il diritto di vivere in uno stato democratico, in cui i rappresentanti del popolo siano liberamente eletti dal popolo stesso.

Il conflitto russo ucraino è stato scatenato dalla NATO che ha appoggiato in Ucraina quei partiti che riconoscevano questi valori comuni, in contrapposizione ai valori su cui si fondano gli stati dell’ex Unione Sovietica. Quando i partiti pro diritti umani hanno assunto il potere in Ucraina, hanno iniziato una politica aggressiva contro la Russia. Questi partiti, appoggiati dalla NATO, hanno trasformato l’Ucraina da paese amico (della Russia) in paese minaccioso. Ne è nato un conflitto, dapprima interno alla stessa Ucraina, poi esterno, con coinvolgimento diretto della Russia.

I valori comuni della NATO, cioè il riconoscimento/garanzia dei diritti umani, sono antisociali. Chiunque persegua questi valori agisce contro la propria comunità e quindi contro il proprio popolo. Chiediamoci: cosa ci hanno guadagnato gli stati membri della NATO da questo conflitto che essi stessi hanno scatenato? Gli USA stanno investendo centinaia di miliardi di dollari per alimentare questa guerra. Queste ingenti risorse finanziarie sono sottratte al popolo americano che è impoverito e indebitato. L’Italia, la Germania e l’Europa intera sono in gravi difficoltà economiche per il rialzo dei prezzi delle materie prime.

Quando i cittadini dell’Europa e degli USA interrogano i propri rappresentanti sul perché di questa drammatica situazione, si sentono rispondere che non si poteva lasciare l’Ucraina da sola ad affrontare la Russia. In altre parole, il diritto all’autodeterminazione del popolo ucraino è più importante del benessere dei propri cittadini.

Se la NATO fosse un’alleanza militare a scopo difensivo, finalizzata a garantire la pace ai popoli che ne fanno parte, non si sarebbe immischiata nella politica interna dell’Ucraina e questo conflitto dannoso per tutti i popoli (russo, ucraino, europeo e statunitense) non sarebbe mai iniziato.

La NATO non ha come obiettivo quello di garantire la pace agli stati membri. Se così fosse, essa agirebbe a vantaggio dei propri popoli. Sarebbe, quindi, un’alleanza socialmente utile. Purtroppo la NATO ha come obiettivo quello di espandersi, incorporando Stati che accettano la propria ideologia antisociale. Pur di realizzare questa espansione, la NATO è disposta a sacrificare il benessere dei popoli che fanno parte di questa sciagurata alleanza.

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