Il principio di solidarietà

Abstract:
La politica italiana, a causa dell’ideologia dei diritti umani, è basata sul principio della solidarietà interna e internazionale. Le istituzioni della Nazione sono considerate dai nostri politici alla stregua di associazioni di volontariato finalizzate al bene del prossimo bisognoso. Il principio di solidarietà internazionale, però, vale, quando è l’Italia a prodigarsi per gli altri popoli. Quando è il popolo italiano ad avere bisogno, questo principio non è applicato. Ogni Stato mette in primo piano l’interesse nazionale, com’è giusto che sia.

Il ruolo di ministro della Repubblica

Abstract:
Un ministro che governa avendo come obiettivo la tutela dei diritti umani, agisce come un volontario di un’associazione benefica. Non è necessario che abbia studiato e abbia acquisito competenze specifiche del dicastero che dirige. Per tale motivo, il ruolo di ministro della Repubblica è alla stregua del ruolo dell’operatore ecologico (quello che un tempo si chiamava spazzino).

I diritti umani e la tutela della comunità

Abstract:
Chi è responsabile di una comunità ha il dovere morale di tutelarla. Il capitano della nave ONG, nella sua azione di soccorso dei migranti, sta attento a salvaguardare i membri dell’equipaggio. Chiede, però, ai governanti di Malta e dell’Italia di agire contro l’interesse della propria comunità accogliendo masse di disperati che causano problemi sociali.

La simultanoagnosia dei diritti umani

Abstract:
La simultanoagnosia è una patologia neurologica visiva nella quale il paziente percepisce i dettagli ma non percepisce l’insieme. Dinanzi ad una immagine, nella quale due triangoli formano una stella, il simultanoagnosico percepisce i due triangoli ma ignora la stella. L’ideologo dei diritti umani è come il simultanoagnosico. Egli pone l’attenzione sulle problematiche degli individui aventi diritto e ignora le problematiche della comunità.

Il diritto al lavoro

Abstract:
In virtù dei dettami costituzionali, lo Stato riconosce il diritto al lavoro e si impegna affinché ciascuno, sulla base delle sue attitudini e competenze, possa avere un lavoro. Il lavoro è, in tal modo, sganciato dai bisogni della comunità e agganciato alle attitudini e competenze dei singoli. Per tale motivo molte risorse sono sottratte a settori fondamentali al progresso materiale e spirituale della Nazione, per essere destinate ad attività inutili alla comunità.