Il diritto d’asilo è sancito dall’art.10 dei PRINCIPI FONDAMENTALI. Esso recita: lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Il diritto d’asilo fa parte dei diritti inviolabili dell’uomo. Esso è riconosciuto e garantito sia come singolo, sia nelle formazioni sociali (art.2 dei PRINCIPI FONDAMENTALI.)
Il diritto d’asilo, quindi, è riconosciuto e garantito dalla Repubblica sia al singolo, che si presenta alle nostre frontiere, sia al singolo come appartenente alla comunità internazionale cioè l’O.N.U. L’Italia fa parte dell’O.N.U. e ha il dovere costituzionale di garantire e riconoscere il diritto d’asilo a quelle persone che, pur non presentandosi alla frontiera, sono riconosciute dall’O.N.U. come aventi diritto a protezione internazionale. I rappresentanti dell’O.N.U. non hanno deciso per l’obbligatorietà degli stati membri ad accogliere i richiedenti asilo. Si è concordato di procedere sul piano della volontarietà. Ogni Stato decide quanti richiedenti asilo vuole accogliere.
Il diritto d’asilo genera, ineluttabilmente, un vantaggio per l’avente diritto e uno svantaggio per comunità stessa che questo diritto deve tutelare e garantire. A chi è riconosciuto questo diritto, deve essere assicurato vitto, alloggio, patrocinio legale gratuito, assistenza medica e sussidi economici. Si è creata una dicotomia tra gli Stati che hanno posto a fondamento delle loro istituzioni i diritti umani e quelli che, invece, hanno posto a fondamento delle loro istituzioni l’interesse nazionale. Tutti gli stati del primo gruppo si sono fatti carico del problema dei richiedenti asilo. Tutti gli stati del secondo gruppo si sono sottratti a quest’onere.
L’Italia appartiene al primo gruppo. Per questo motivo che sono stati creati i cosiddetti “corridoi umanitari”. La comunità di Sant’Egidio organizza viaggi in Italia di persone sparse nel mondo che hanno diritto d’asilo e vogliono essere accolti in Italia.
Purtroppo, l’Italia attraversa un periodo di grave crisi economica. Molti italiani sono indigenti e alcuni sono costretti dalla miseria a dormire in strada. Si è creata, così, una situazione che gli italiani vivono come una grave ingiustizia. Mentre centinaia di italiani dormono per strada, l’Italia accoglie, tramite corridoi umanitari, stranieri cui assicura vitto, alloggio, patrocinio legale gratuito, assistenza sanitaria e un supporto economico. Questa ingiustizia è la conseguenza di una ideologia che non si prende cura della comunità nazionale. I nostri padri costituenti si sono preoccupati esclusivamente dei singoli aventi diritto. I funzionari dello Stato, a causa di questa ideologia sono costretti ad agire a vantaggio di stranieri, trascurando gli italiani in povertà.
Questo non accadrà più se si modifica la Costituzione mettendo a suo fondamento il bene della Repubblica. I diritti umani degli stranieri, in tal caso sarebbero subordinati all’interesse della nazione. I corridoi umanitari sarebbero attivati solo quando potremo permettercelo, cioè dopo l’eliminazione della povertà in Italia.