L’unità agentiva

Abstract
Il neurone è formato da tre parti: corpo centrale e due periferie. Le due periferie possono essere definite sulla base dei flussi rispetto al corpo centrale. La periferia dendritica si caratterizza per il flusso bottom→up; la periferia assonale si caratterizza per il flusso top→down. Sulla base di questa descrizione dinamica, cioè dei flussi, possiamo definire il neurone come un “essere senziente/agente”. Il neurone, infatti, sente e agisce. Come essere senziente, raccoglie informazioni (funzione bottom→up); come essere agente, trasmette informazioni (funzione top→down). Definiamo la consapevolezza di un neurone sulla base dei contatti dendritici o assonali con l’esterno. Il neurone sensoriale che è in contatto con l’esterno tramite i recettori ha consapevolezza bottom→up. Il motoneurone, che è in contatto con l’esterno tramite le fibre motorie, ha consapevolezza top→down. Per avere piena consapevolezza bottom→up/top→down occorre un circuito nel quale sono presenti almeno un neurone sensoriale e un motoneurone. Differenziamo i circuiti in agentivi e percettivi. Nei circuiti agentivi è presente un passaggio di stato che nei circuiti percettivi manca. Chiamiamo “unità agentiva” il circuito agentivo. In questo scritto analizziamo due unità agentive semplici: l’unità agentiva fibre intrafusali/fibre extrafusali (riflesso miotatico) e unità agentiva muscolo/tendinea (riflesso miotatico inverso).