La discriminazione dei cittadini italiani sulla base della religione, della razza e del sesso.

Abstract
Nell’articolo 3 della Costituzione Repubblicana si afferma un principio generale pienamente condivisibile e ritenuto corretto da tutti gli italiani. In quest’articolo è scritto che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Riteniamo che questo principio costituzionale sia violato dalle numerose leggi a tutela delle minoranze e a tutela dei soggetti più deboli. In questo scritto mostriamo come i cittadini italiani siano discriminati su base religiosa, razziale e sessuale.