Per Machiavelli, la condizione ideale per un principe è quella di essere, ad un tempo, amato e temuto. Però, se non è possibile avere le due cose insieme, è da preferire l’essere temuto. La natura degli uomini, infatti, è tale che è molto più facile offendere chi si fa amare piuttosto che chi si fa temere.
Il principio di base de “Il Principe” di Machiavelli è il rispetto della natura umana. Il principe che agisce senza tener conto della natura umana è destinato a soccombere
Molti sono gli scrittori italiani e stranieri maestri della natura umana. Uno di questi è certamente Leopardi. Nello Zibaldone di pensieri, il poeta si sofferma sulla valenza dell’amore e dell’odio. Per Leopardi l’odio è più forte dell’amore e invita il lettore a non arrecar danno a qualcuno per avvantaggiare un altro. Infatti, la riconoscenza di chi ha ricevuto vantaggi finisce presto; l’odio di chi è stato danneggiato dura per sempre.
Maestro della natura umana è anche lo scrittore verista Giovanni Verga. Nel racconto “la roba” Verga dà l’appellativo di “minchione” a un personaggio del suo racconto. Si tratta di un barone che, quando andava a controllare il lavoro dei suoi sottoposti, si faceva annunciare. Per tale motivo nessuno si faceva cogliere con le mani nel sacco. Il barone, quindi, era un minchione perché agiva senza tener conto della natura umana e in tal modo danneggiava se stesso.
E’ difficile arrecar danno a una persona nei confronti della quale si prova amore e/o timore. I nostri stessi sentimenti nei confronti di questa persona fungono da freno inibitorio. Se, però, questa persona è considerata un minchione, la disistima nei suoi confronti è uno stimolo ad agire contro di lui.
Nel racconto di Verga, il protagonista Mazzarò ride del barone e approva il comportamento dei sottoposti che lo derubano. Quest’atteggiamento di derisione discende dall’aspettativa che abbiamo nei confronti del prossimo. Siamo dell’idea che chiunque agisca a proprio vantaggio. Se qualcuno danneggia deliberatamente se stesso, senza trarne alcun vantaggio, allora è un minchione e tanto peggio per lui.
L’aspettativa si ha anche nei confronti di chi rappresenta una comunità. Siamo dell’idea che costui agisca a favore della comunità stessa, oppure, se è corrotto, per interesse personale. Se il rappresentante della comunità danneggia deliberatamente la comunità stessa, senza trarne alcun vantaggio personale, allora è un minchione e tanto peggio per la comunità.
La Costituzione ha posto a fondamento della Repubblica i diritti umani. I parlamentari, i governanti e i funzionari dello Stato sono costretti ad agire contro la comunità a vantaggio dei singoli aventi diritto. Il detentore dei diritti ha acquisito più potere del funzionario dello Stato, che ormai, non è né temuto, né amato ma piuttosto deriso.
A causa dell’ideologia dei diritti umani, il disvalore delle istituzioni e dei suoi rappresentanti ha raggiunto livelli altissimi. Ricordiamo l’evento di cui è stata protagonista Carola Rackete, capitana della nave Sea Watch 3. Carola, il 26 giugno 2019, ha forzato il blocco navale conseguente al decreto sicurezza-bis ed è entrata in acque territoriali italiane vicino a Lampedusa. Questo accadimento è una conseguenza del fatto che abbiamo reso i diritti dei migranti prioritari alle nostre stesse leggi. Non siamo più noi a decidere chi può entrare in Italia. Chiunque, in nome dei diritti umani, può violare le nostre acque territoriali, anche contro la volontà del governo italiano. Carola Rackete si è dimostrata più forte dello stesso ministro degli interni Salvini che nulla ha potuto contro di lei.
In questa triste vicenda, Karola Rackete suscita ammirazione (infatti, è stata accolta con uno scrosciante applauso al Parlamento Europeo); i rappresentanti del popolo suscitano derisione. Si ride della beffa subita dal ministro degli interni e dalla guardia costiera.
Il disvalore investe non soltanto le più alte cariche dello Stato ma anche semplici funzionari statali. I delinquenti si fanno beffe di poliziotti e carabinieri e gli alunni arrivano a compiere atti di bullismo contro gli insegnanti. Sanno di essere protetti dalle leggi promulgate in nome dei diritti umani.
E’ necessario riscrivere la Costituzione mettendo a fondamento delle istituzioni il bene della Nazione. Solo così i rappresentanti dello Stato potranno agire a vantaggio della comunità e saranno rispettati in Italia e nel mondo.