Caino e Abele

Abstract
La vicenda di Caino e Abele è interpretata come un progressivo allontanamento dell’umanità da Dio. Dapprima l’uomo si ribella contro Dio (Adamo ed Eva); poi l’uomo uccide il proprio fratello (Caino e Abele). La nostra interpretazione è diversa. Il messaggio, insito nel fratricidio è il seguente: non è possibile creare una comunità umana/divina nella quale Dio è superiore e, gli uomini, a Lui subordinati, stanno in un rapporto inter pares. Questa comunità è impedita dal sistema costrittivo che scatena la lotta dell’uomo sull’uomo. Il sistema costrittivo è fondato sull’offesa, sulla difesa, sulla sopraffazione, sulla rabbia, vergogna, ecc. Questi sentimenti ed emozioni non sono provati da Adamo ed Eva. Caino e Abele, invece, provano queste emozioni e questi sentimenti. Essi scatenano la lotta fratricida per contendersi i favori del Signore.

Adamo ed Eva

In questo scritto la vicenda di Adamo ed Eva è interpretata in chiave comunitaria. Nel libro della Genesi è raccontato il tentativo fallito di creare una comunità divina/umana con a capo Dio e come subordinati a Lui Adamo ed Eva. Il significato della vicenda di Adamo ed Eva è il seguente: l’essere umano accetta di farsi comunità soltanto attraversando la via del dolore, della sofferenza, della lotta per sopravvivere. Nemmeno Dio riesce a fondare una comunità con gli esseri umani facendo leva esclusivamente sulla loro libertà e senso di responsabilità. Anche se dona all’uomo e alla donna i frutti dell’albero della vita, anche se prospetta loro una vita eterna serena, senza affanni e senza fatiche, ambedue non accettano di rinunciare alla propria individualità e farsi comunità.