Caino e Abele

Finora ogni interpretazione dei testi sacri della Bibbia si è basata su relazioni individuali: Dio ↔ (Adamo ed Eva); Dio ↔ Caino; Dio ↔ Noè, ecc. In questo scritto e negli altri che seguiranno, interpretiamo le vicende narrate dalla Bibbia in chiave comunitaria. In questo scritto ci soffermiamo sulla comunità divina/umana formata da Dio, Caino e Abele.

Riprendiamo alcuni concetti già espressi in un precedente scritto. Differenziamo le relazioni in: relazione inter pares e relazione superiore/subordinato. Membri di relazioni inter pares sono i docenti, gli alunni, ecc. Membri di relazione superiore/subordinati sono medico/pazienti, docente/alunni, ecc.

La relazione superiore/subordinati e la relazione inter pares formano una struttura gerarchica ad albero, che è a fondamento di una comunità. Nella figura 1) è illustrata la prima comunità umana/divina. Dio è il superiore, Adamo ed Eva sono subordinati a Lui. Tra Adamo ed Eva vi è una relazione inter pares.

Ipotizziamo un sistema neurale funzionale ai comportamenti sociali: il sistema motivazionale. Il sistema motivazionale è il sistema dei bisogni primari e delle emozioni. Esso corrisponde a quello che gli studiosi di neuroscienze chiamano “sistema limbico”. Il sistema motivazionale (o limbico) è formato da due circuiti: circuito delle emozioni e circuito dei bisogni primari. Essi si differenziano per i nuclei subcorticali.  Il circuito delle emozioni ha per centro subcorticale i nuclei dell’amigdala; il circuito dei bisogni primari ha per centro subcorticale i nuclei dell’ipotalamo.  I bisogni primari sono: fame/sete, sonno/veglia, caldo/freddo, pulsioni sessuali, ecc. Essi sono controllati e regolati dal circuito dell’ipotalamo.

A nostro avviso, Dio, quando crea Adamo ed Eva, sopisce il sistema motivazionale di ambedue. La vita nel giardino dell’Eden è incompatibile con la vergogna, la lotta, la difesa, la fatica, la predazione, ecc. Questo sistema è attivato dal frutto dell’albero del bene e del male. Il tentativo di creare la prima comunità umana/divina fallisce perché l’uomo e la donna non accettano di farsi comunità. Ciò accade perché sono sprovvisti del sistema motivazionale. Adamo ed Eva, dopo aver mangiato il frutto dell’albero del bene e del male, acquisiscono il sistema motivazionale e sono cacciati dall’Eden.

Adamo ed Eva hanno due figli: Caino e Abele. Il primo divenne coltivatore del suolo; il secondo pastore di greggi. Dopo un certo tempo Caino offrì dei frutti del suolo in sacrificio al Signore; anche Abele offrì dei primogeniti del suo gregge. Il Signore gradì Abele e la sua offerta e non gradì Caino e l’offerta di lui. Caino ebbe da dire con suo fratello Abele e, mentre si trovavano nei campi, Caino si scagliò contro suo fratello Abele e lo uccise.

La vicenda di Caino e Abele è interpretata come un progressivo allontanamento dell’umanità da Dio. Dapprima l’uomo si ribella contro Dio (Adamo ed Eva); poi l’uomo uccide il proprio fratello (Caino e Abele).

La nostra interpretazione è diversa e si fonda sul concetto di Comunità. Dio, Caino e Abele formano la seconda comunità umana/divina. Nella figura 2) è illustrata la seconda comunità formata da Dio, Caino e Abele. Dio è il superiore, Caino e Abele sono subordinati a Lui. Tra Caino e Abele vi è una relazione inter pares.

La seconda comunità umana/divina è diversa dalla prima per due motivi. Il primo motivo è il contesto. Adamo ed Eva vivono nell’Eden; Caino e Abele vivono sulla terra. Il secondo motivo concerne il sistema costrittivo. In Adamo ed Eva il sistema motivazionale è inibito; in Caino e Abele, lo stesso sistema è attivo.  Il sistema motivazionale è fondato sull’offesa, sulla difesa, sulla sopraffazione, sulla rabbia, vergogna, ecc. Questi sentimenti ed emozioni non sono provati da Adamo ed Eva, prima di aver mangiato il frutto dell’albero del bene e del male. Caino e Abele, invece, provano queste emozioni e questi sentimenti. Essi scatenano la lotta fratricida per contendersi i favori del Signore.

Il messaggio, insito nel fratricidio è il seguente: non è possibile creare una comunità umana/divina nella quale Dio è superiore e, gli uomini, a Lui subordinati, stanno in un rapporto inter pares. Questa comunità è impedita dal sistema motivazionale che scatena la lotta dell’uomo sull’uomo. Il sistema motivazionale è alla base dell’affermazione di Hobbes: “Homo homini lupus”. Prima di farsi comunità con Dio, gli uomini devono inibire il loro sistema motivazionale. Ogni uomo deve cessare di essere lupo dell’altro.

Per limitare al massimo i conflitti tra gli uomini, cioè il frequente utilizzo del sistema motivazionale, nasce la comunità con le sue leggi. La comunità si fa carico dello stato di conflitto dei singoli individui e li libera dall’obbligo di offendere/difendersi. La comunità, infatti, si dota di un proprio sistema di leggi che è il sistema giudiziario.  Esso si pone sopra il sistema motivazionale dei singoli individui. I cittadini della comunità, in tal modo, possono interagire l’uno con l’altro serenamente. A evitare conflitti, prevaricazioni, soprusi, abusi ci pensa la comunità col proprio sistema giudiziario. 

Il primo passo affinché possa nascere una comunità umana/divina è che gli uomini diventino comunità. In tal modo ciascuno di loro, vincolato dalle leggi, inibisce il proprio sistema motivazionale. Successivamente, il rappresentante di questa comunità interagisce con Dio, creando la comunità umana/divina.

Supponiamo che Adamo e i suoi due figli fossero una comunità nella quale Adamo era il superiore mentre Caino e Abele, a lui subordinati, erano in rapporto inter pares. Essi avrebbero costituito la prima Comunità Umana. Le offerte a Dio le avrebbe fatte Adamo, in nome della comunità. Adamo, dopo aver compreso che Dio gradiva i sacrifici degli agnelli, avrebbe evitato di offrire i frutti del suolo. Caino poteva dare al fratello Abele alcuni frutti, per compensare, in parte, la perdita degli agnelli offerti in sacrificio. La creazione della comunità umana avrebbe evitato la gelosia e il conseguente fratricidio. Nella figura 3) è illustrata la prima comunità umana/divina possibile, che non si è realizzata. Adamo, Caino e Abele formano la Comunità Umana di cui Adamo (superiore) è rappresentante. Adamo è subordinato a Dio e ne accetto la superiorità in nome della comunità.

Caino è maledetto dalla terra che ha bevuto il sangue di Abele. Né Caino, né i suoi discendenti potranno coltivare terre. Inoltre Dio pone a Caino un segno affinché chiunque lo incontrasse non lo uccidesse. Il segno posto su Caino è un monito agli esseri umani. Essi devono acquisire consapevolezza del loro sistema motivazionale fondato sull’offesa, sulla difesa, sulla sopraffazione, sulla rabbia, vergogna, ecc.

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