La percezione del linguaggio orale e scritto

Abstract
Nella percezione del linguaggio orale gli schemi parmenidei si attivano a tutti i livelli: fonemico, sillabico, verbale, sintagmatico e frasale; le mappe eraclitee si attivano soltanto a livello verbale, sintagmatico e frasale. L’attivazione delle mappe è funzionale all’inserimento degli “enti eraclitei” nella rete semantica. Nella percezione del linguaggio scritto, gli schemi parmenidei non si attivano ad alcun livello; si attivano invece, ad ogni livello le mappe eraclitee che concorrono al riconoscimento.

L’agnosia appercettiva

Abstract
Lissauer (1890) differenziò due tipi di agnosia: agnosia appercettiva e agnosia associativa. La prima è generata da lesioni parietali; la seconda è generata da lesione nelle aree associative. Per Lissauer, l’agnosia appercettiva è un disturbo concernente l’integrazione dei dati sensoriali elementari in forme complesse e strutturate. Il disturbo associativo nasce da una disconnessione tra la rappresentazione percettiva dell’oggetto (forma complessa strutturata) e le conoscenze immagazzinate relative agli oggetti conosciuti. Formuliamo l’ipotesi che l’atto percettivo sia una misurazione di grandezze spaziali e temporali, realizzato da un “organo” capace di generare grandezze da utilizzare come strumento di misura. L’atto percettivo è funzione del sistema eracliteo ed è realizzato da circuiti premotori/parietali. Secondo questa ipotesi, l’agnosia appercettiva è un disturbo percettivo e non di riconoscimento.