I centri sociali

Abstract
I giovani dei centri sociali lottano contro le istituzioni per evitare sgomberi di edifici occupati da extracomunitari. Questo comportamento discende da un ideale di Nazione che hanno in mente. Per loro l’Italia deve essere solidale, accogliente, integrante nei confronti degli ultimi, in particolare degli extracomunitari. Si tratta dello stesso ideale di Nazione che avevano in mente i padri costituenti della Repubblica Italiana. I giovani dei centri sociali hanno accolto questo ideale come valore assoluto da conseguire senza se e senza ma. Essi sono convinti che, se tutti agissero seguendo questi ideali, il mondo sarebbe migliore. Per perseguire un obiettivo irraggiungibile (un mondo fondato sulla solidarietà e l’integrazione), i giovani dei centri sociali concorrono a distruggere il tessuto sociale dell’Italia.

La piovra

Abstract
Nella stesura delle norme concernenti la prima parte della Costituzione Repubblicana, i padri costituenti sono andati di là dal loro mandato. Dovevano fissare limiti ai tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario ai fini della tutela di alcuni diritti dei cittadini. Invece sono state scritte numerose norme funzionali al riconoscimento/garanzia dei diritti umani. Questi diritti, per i padri costituenti devono essere riconosciuti e garantiti in ogni ambito sociale: scuola, famiglia, comunità carceraria, ecc. Inoltre il riconoscimento/garanzia dei diritti umani deve guidare l’amministrazione della giustizia, l’amministrazione pubblica e tutti i dicasteri. Il riconoscimento/garanzia dei diritti umani è stato imposto dai padri costituenti alle generazioni future come una piovra gigantesca che lega con i suoi tentacoli i rappresentanti dello Stato in tutti gli ambiti sociali. Questa piovra impedisce alla comunità qualsiasi adattamento a nuove esigenze.

I “diritti obiettivo”

Abstract
Nello Statuto Albertino, i diritti naturali, già in possesso dei cittadini, non possono essere tolti e costituiscono un limite all’azione dei tre poteri dello Stato. Nella Costituzione Repubblicana è stata introdotta una nuova categoria di diritti: i diritti non in possesso. Essi sono diventati obiettivo dei tre poteri dello Stato. Riconoscere garantire i diritti degli “ultimi” nella scala sociale è diventato obiettivo primario delle Istituzioni. Di questa situazione si avvantaggiano gli stranieri, che sempre più numerosi vengono in Italia per sfruttare il nostro welfare. Occorre eliminare i “diritti obiettivo” e sostituirli con un moderno sistema previdenziale funzionale al benessere di chi vive e lavora in Italia.

La sindrome dell’incompetente/superiore

Abstract
A causa delle norme costituzionali, si è realizzata una selezione naturale che ha favorito l’incremento di politici incompetenti che sanno solo compiere azioni benefiche ma non riescono a svolgere i gravosi compiti che i loro ruoli richiedono. Essi, però, si sentono moralmente superiori, perché il loro obiettivo è sempre quello di garantire/tutelare i diritti umani. Tali rappresentanti dello Stato sono affetti dalla “sindrome dell’incompetente/superiore”. Chi è affetto da tale sindrome è una persona incompetente nel suo ruolo, che, però, si sente moralmente superiore per l’obiettivo che si pone.