La relazione riferimento/riferito nel movimento dei corpi

Abstract
In questo scritto mostriamo come i sistemi di riferimento, utilizzati nella cinematica dei corpi, siano costrutti del sistema eracliteo che controlla l’interazione tra le periferie interne (somatiche) ed esterne (visive, tattili, uditive, olfattive e gustative). Un sistema di riferimento fa parte dell’interazione tra due spazi periferici, di cui uno è riferimento e l’altro è riferito. Trattandosi di due spazi periferici, l’interazione è codificata dal sistema eracliteo.

Magnitudo e grandezza

Abstract
Caratteristica dell’’obiectum eracliteo è la grandezza, mentre caratteristica della skené eraclitea è la magnitudo. Grandezza e magnitudo sono figure/forme delimitate da una faccia con una dimensione in meno. La faccia che delimita la grandezza è spazio virtuale; la faccia che delimita la magnitudo è spazio sostanziale. Le facce, che delimitano gli enti tridimensioni e bidimensionali, possono essere frazionate dal sistema eracliteo in parti. Le parti, inoltre possono essere riunificate. Grandezze e magnitudo di obiecti e skené unidimensionali hanno due facce delimitanti adimensionali immodificabili.

Obiectum e skené

Abstract
Il sistema eracliteo codifica interazioni spaziali e temporali. Affinché si abbia un’interazione, è necessario che gli spazi o i tempi siano almeno due. Si tratta dello spazio (o del tempo) della figura e dello spazio (o del tempo) dello sfondo. Figura e sfondo possono essere sostanziali o virtuali. La figura sostanziale con lo sfondo virtuale genera l’“obiectum” (dal latino: obiectum = oggetto). Lo figura virtuale con lo sfondo sostanziale genera la “skené” (dal greco: skené = scena).