Presenziati e concetti

Abstract

I presenziati sono i costrutti più semplici ottenuti dall’elaborazione delle informazioni sensoriali. Presenziati sono: duro (molle), liscio (ruvido), trasparente (opaco), forte (piano), verde (giallo, ecc.), chiaro (scuro), forma, ecc.. I presenziati sono costrutti delle aree percettive primarie. Nelle aree associative i presenziati sono memorizzati come concetti (duro/molle, liscio/ruvido, trasparente/opaco, forma, ecc.). Sia i presenziati sia i concetti possono legarsi in una sintesi. Il presenziato “verde chiaro” è la sintesi dei presenziati verde e chiaro. Il percetto è la sintesi dei presenziati, forma compresa. L’oggetto fisico è la sintesi dei concetti. I presenziati che possono variare nel tempo sono “caratteristiche” del percetto.

Figura/sfondo, oggetto/scena, grande/piccolo

Abstract
Due “enti” possono interagire in due modi diversi. Possono modificarsi insieme contemporaneamente oppure possono modificarsi separatamente l’uno dall’altro. Quando due “enti” si modificano insieme contemporaneamente, il tempo dell’interazione è unico e intrinseco all’interazione stessa. Quando due enti si modificano separatamente l’uno dall’altro i tempi dell’interazione sono tre, uno del primo ente, un altro del secondo ente, un terzo dell’interazione comune. Questo terzo tempo è estrinseco. Il sistema parmenideo codifica l’interazione figura/sfondo che si modifica nello stesso tempo intrinseco. Il sistema eracliteo codifica l’interazione oggetto/scena. Sia l’oggetto, sia la scena possono modificarsi col proprio tempo intrinseco. Il tempo della loro interazione è estrinseco.

Il tempo verbale intrinseco

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Lo “stato” è la componente cognitiva all’interno della quale “un ente” può modificarsi o rimanere invariato. La varianza/invarianza di stato è una interazione tra tempo e stato. Il tempo, quando interagisce con lo stesso “stato” è intrinseco; quando interagisce con due stati diversi è estrinseco. Il tempo intrinseco è verbale. Il verbo designa il passaggio da una condizione di stato ad un’altra condizione di stato in due tempi diversi (tempo 1 e tempo 2); oppure il mantenimento di una condizione di stato nel passaggio da un tempo all’altro. Il verbo è codificato da un terna di neuroni che hanno una struttura ad albero. Due neuroni di livello inferiore codificano i due tempi che interagiscono con la condizione di stato. Un terzo neurone, di livello superiore codifica il passaggio o il mantenimento della condizione di stato dal tempo 1 al tempo 2.