Il regime autoritario in Italia

Le persone, che nella comunità hanno lo stesso ruolo, sono soggetti alle stesse leggi scritte. Queste leggi sono un insieme di obblighi e divieti che sono costretti a rispettare. Chiamiamo “sistema costrittivo” gli obblighi e i divieti che discendono dalle leggi che regolano i comportamenti in uno specifico ruolo. Nel ruolo di cittadini, tutti gli italiani sono soggetti allo stesso sistema costrittivo, devono cioè rispettare le leggi che regolano questo ruolo (di cittadini). Il sistema costrittivo ci rende uguali. Si afferma, infatti, che tutti i cittadini (ruolo) sono uguali davanti alla legge.

Se analizziamo una comunità d’insetti, per esempio, le formiche, notiamo che gli individui, aventi lo stesso ruolo, si comportano in modo univoco, ubbidiscono quindi alle stesse leggi. Si tratta di leggi evolutive che predeterminano il comportamento individuale. Nelle formiche soldato non c’è spazio all’individualismo; non c’è alcuna differenza comportamentale tra un individuo e l’altro; tutti i comportamenti sono predeterminati. Le formiche soldato, quindi, agiscono esclusivamente sulla base di un sistema costrittivo innato che le rende l’una uguale all’altra.

Gli esseri umani non sono formiche. I loro comportamenti sono flessibili e ciascun individuo agisce non solo rispettando regole comuni a tutti, ma anche sulla base della propria personalità e delle proprie consapevolezze e competenze. 

Il sistema motivazione sociale di una persona è quel sistema che determina il comportamento della suddetta persona nella comunità. Una persona agisce in una comunità in conformità a valori e conoscenze individuali (sistema responsivo) oppure sulla base delle leggi sociali (sistema costrittivo). Quando agisce rispettando leggi sociali, si comporta come gli altri. Quando agisce in conformità a valori e conoscenze sue proprie si differenzia dagli altri. Il sistema motivazionale sociale di un individuo è formato, quindi, da un “sistema responsivo” e da un “sistema costrittivo” (figura 1).

Figura 1. sistema motivazionale sociale di un individuo. E’ formato dal sistema responsivo proprio dell’individuo e dal sistema  costrittivo, comune a tutte le persone che nella comunità hanno lo stesso ruolo.  

Soffermiamoci adesso sull’interazione tra il rappresentante della comunità nazionale e i cittadini. Si tratta di un’interazione superiore/subordinato. Il rappresentante della comunità è superiore rispetto al cittadino che è subordinato. I cittadini, invece hanno tra di loro una relazione tra pari (inter pares) (figura 2).

Figura 2) Interazione tra il rappresentante della comunità nazionale e i cittadini. Il rappresentante della comunità nazionale, promulgando leggi, decreti e ordinamenti è in una posizione di superiorità rispetto ai cittadini che queste leggi, decreti e regolamenti devono rispettare.  I cittadini, invece, hanno tra di loro una relazione tra pari (inter pares). Ciascun cittadino, infatti, è tenuto al rispetto delle leggi, alla pari degli altri.  

Un rappresentante della comunità ha il compito di spingere i cittadini a comportamenti finalizzati al bene della comunità. Per realizzare questo compito, deve far leva sia sul sistema costrittivo sia sul sistema responsivo dei cittadini. Quando fa leva sul sistema costrittivo, emette decreti, promulga leggi e punisce chi non li rispetta. Quando fa leva sul sistema responsivo, informa i cittadini di alcune problematiche e si adopera per convincerli a comportarsi virtuosi.

I rappresentanti della comunità nazionale, nella loro interazione con il popolo, devono adoperarsi affinché i cittadini possano vivere in una comunità nella quale vi sia equilibrio tra costrizione e senso di responsabilità individuale. Se i rappresentanti della comunità esagerano nel promulgare leggi, decreti e regolamenti, aumenta nei cittadini il senso di costrizione. Si sentono oppressi da un potere che, in ogni ambito sociale, li costringe ad agire secondo regole imposte dall’alto.  Se, invece, i rappresentanti della comunità confidano eccessivamente sul senso di responsabilità dei cittadini, rischiano di favorire i profittatori che, in assenza di leggi e punizioni, agiscono esclusivamente per proprio interesse personale contro la comunità.

E’ importante che chi rappresenta la comunità sia consapevole che essa (la comunità) si fonda sull’equilibrio tra sistema costrittivo (sociale) e sistema responsivo (individuale). Purtroppo questa consapevolezza manca ai rappresentanti della comunità. Essi pensano di risolvere le problematiche sociali facendo leva quasi esclusivamente sul sistema costrittivo. Ogni governo si adopera a promulgare leggi, decreti, regolamenti in ogni ambito sociale.

E’ definito “regime” un ordinamento dello Stato che, indipendentemente dalla sua forma, ha tendenze autoritarie e oppressive. I governi, che utilizzano in modo eccessivo il sistema costrittivo per determinare e incanalare le azioni dei cittadini, generano un “regime autoritario”. Il “regime autoritario” è odioso per i cittadini perché li costringe, in tutti gli ambiti sociali, ad agire seguendo precise regole e istruzioni.

Purtroppo la Repubblica italiana, legge dopo legge, decreto dopo decreto, regolamento dopo regolamento, si è trasformata in “regime autoritario”.

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