Nel precedente scritto ci siamo soffermati sui due sistemi, costrittivo e responsivo che fungono da guida ai cittadini nei loro comportamenti. Il sistema costrittivo è uguale per tutti. Si tratta delle leggi e dei regolamenti che ogni cittadino è obbligato a rispettare. Il sistema responsivo è, invece, individuale. Si tratta delle regole morali, delle conoscenze, delle consapevolezze, delle emozioni che differenziano un individuo dall’altro. Una comunità è sana quando è presente un equilibrio tra sistema costrittivo sociale e sistema responsivo individuale. Una comunità è malata quando questo equilibrio manca e un sistema prevale sull’altro.
Quando un governo fa leva sul sistema costrittivo, agisce come un padrone che pretende certi comportamenti dal servo e non ammette discussioni. Quando un governo fa leva sul sistema responsivo, si adopera per informare correttamente il popolo, dà consigli e cerca di convincere i cittadini.
Con la pandemia di covid è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale. Il governo si è trovato nella condizione di dover richiedere ai cittadini determinati comportamenti per limitare il contagio. Il primo governo, guidato da Conte e il successivo, guidato da Draghi, hanno fatto leva quasi esclusivamente sul sistema costrittivo, ignorando il sistema responsivo. I cittadini italiani sono stati trattati da sudditi. Sono stati emanati innumerevoli decreti che imponevano e impongono obblighi e divieti.
Ogni contesto sociale è stato regolamentato in ogni dettaglio in modo maniacale. I genitori potevano incontrare i figli a determinate e restrittive condizioni. I nonni non potevano relazionare con i nipoti. Non si poteva prendere il sole in solitudine su una spiaggia. Si poteva fare jogging soltanto nei dintorni della propria abitazione. Si sono utilizzati persino droni per controllare i cittadini. I gestori di bar e ristoranti, quando hanno potuto riprendere la propria attività, sono stati costretti a porre i tavolini a una precisa distanza l’uno dall’altro.
I due governi hanno agito come se provassero piacere al comando, dettaglio dopo dettaglio, ambito sociale per ambito sociale. Si sono comportati in modo odioso, come le antiche matrone romane che tormentavano le loro schiave con obblighi e divieti opprimenti. Hanno agito come se avessero piacere a opprimere il popolo.
Con l’arrivo dei vaccini a tutti i cittadini è stato chiesto di vaccinarsi per il proprio bene e per il bene comune. Il governo, quindi, ha agito facendo leva sul sistema responsivo dei cittadini italiani. Una massiccia campagna pro vaccino ha convinto milioni d’italiani a vaccinarsi con risultati eccellenti.
Il senso di responsabilità mostrato dai cittadini italiani non ha, però, convinto il governo Draghi a desistere dalla sua politica costrittiva. Per obbligare le persone restie a vaccinarsi, il governo ha imposto ovunque l’obbligo del green pass. Persino ai lavoratori pubblici e privati è richiesto il green pass per accedere al luogo di lavoro, pena la sospensione.
Ricordiamo che a nessun cittadino può essere imposto un trattamento sanitario contro la sua volontà. Il trattamento sanitario obbligatorio si attua in casi estremi, quando la persona è pericolosa per la comunità. Questo governo tratta cittadini e i lavoratori come soggetti pericolosi per la comunità soltanto perché non intendono vaccinarsi. L’obbligo del green pass per accedere ai luoghi di lavoro ha scatenato la protesta di centinaia di migliaia di cittadini contra la politica oppressiva di questo governo.
Riteniamo che i presidenti del consiglio Draghi e numerosi suoi ministri non abbiano piena consapevolezza del loro ruolo. Governare una banca non è la stessa cosa che governare un popolo. Chi governa una banca agisce, quasi esclusivamente, sul piano costrittivo con propri sottoposti. Chi governa una banca poche volte si adopera a convincere i subordinati con argomentazioni e poche volte fa leva sul loro senso di responsabilità. A lui interessa che siano rispettati le leggi, i decreti e i regolamenti. Il presidente Draghi, governando la Banca d’Italia e la Banca Centrale Europea, ha acquisito una mentalità leguleia. Per lui i problemi si risolvono imponendo leggi e decreti. Agendo in questo modo, non rispetta i cittadini, che lui indegnamente rappresenta.