L’afasia di conduzione è una forma rara di afasia, cioè di difficoltà nel parlare. E’ caratterizzata da una comprensione uditiva intatta, una produzione del linguaggio coerente ma parafasica e difficoltà nella ripetizione. Le persone colpite sono pienamente in grado di comprendere ciò che stanno ascoltando ma mostrano una notevole difficoltà a ripetere le frasi, in particolare quando le frasi aumentano in lunghezza e complessità. Queste persone, inoltre, commettono frequenti errori durante il discorso spontaneo, come la sostituzione o la trasposizione di suoni. Sono anche consapevoli dei loro errori e mostrano notevoli difficoltà a correggerli.
La spiegazione classica dell’afasia di conduzione è una disconnessione tra le aree cerebrali responsabili della comprensione del parlato (area di Wernicke) e quella della produzione del linguaggio (area di Broca). Ciò è dovuto a danni specifici al fascicolo arcuato, un tratto di sostanza bianca profonda. Le persone afasiche sono ancora in grado di comprendere il linguaggio poiché la lesione non interrompe il percorso del flusso ventrale (sistema parmenideo).
Studi recenti fanno supporre che l’afasia di conduzione si causata da un danno specifico al giro temporale superiore sinistro e/o al giro sopramarginale sinistro.
Nel precedente scritto ci siamo soffermati sulla produzione del linguaggio orale e scritto. Abbiamo differenziato gli schemi parmenidei dalla mappe eraclitee. Gli schemi parmenidei (corteccia premotoria/corteccia associativa) strutturano sillabe, parole, sintagmi e frasi in relazioni tutto/parte. Le mappe eraclitee (corteccia fronto/parietale) codificano passaggi ordinati nel tempo di fonemi, sillabe, parole, sintagmi e frasi.
Supponiamo di pronunciare la parola “strada”, sillabando (stra – da). Il sistema parmenideo struttura i fonemi di ciascuna sillaba in uno schema. Il sistema eracliteo passa ordinatamente nel tempo da una sillaba all’altra. Nell’immagine in basso sono illustrate le due mappe sillabiche parmenidee e il passaggio eracliteo nel tempo da una sillaba all’altra.

Le mappe eraclitee del linguaggio orale hanno la funzione di consentire il passaggio ordinato nel tempo da un “ente” linguistico all’altro.
L’afasia di conduzione, essendo causata da lesioni al lobo parietale, è una patologia del sistema eracliteo.
Ripetere è un passaggio ordinato nel tempo da un ente linguistico ascoltato (parola, sintagma, frase) a un ente linguistico prodotto. Per ripetere, quindi, occorre attivare una mappa temporale che codifica questo passaggio. Supponiamo di dover ripetere la parola “cavolfiore”. Il sistema eracliteo attiva una mappa temporale che codifica il passaggio da “CAVOLFIORE” (ascoltato) a “cavolfiore” (prodotto) (figura 2).

La parola “cavolfiore” è composta di due termini “cavolo” e “fiore”. Per ripetere la parola, il sistema eracliteo, preposto alla ripetizione, genera la mappa temporale che consente il passaggio nel tempo da cavol a fiore. Nella figura 3 è illustrata la mappa temporale che codifica il passaggio da “cavol” a “fiore”.

L’attivazione della mappa consente il passaggio ordinato nel tempo da una fonoarticolazione all’altra (ambedue realizzate dal sistema parmenideo) (figura 4)

La mappa di ripetizione e la mappa di frazionamento si legano in due passaggi ordinati nel tempo. La parola ascoltata è un input percettivo che attiva la produzione orale della parola cavolfiore. La produzione orale si realizza attraverso il frazionamento della parola in due o più termini e il passaggio ordinato nel tempo da un termine all’altro (figura 5).

Nel 1970, Shallice e Warrington riuscirono a differenziare due varianti di questa afasia: (afasia di conduzione) di ripetizione e (afasia di conduzione) di riproduzione. Questi autori hanno suggerito un deficit esclusivo della memoria uditiva-verbale a breve termine nell’afasia di conduzione di ripetizione. L’afasia di conduzione di riproduzione, invece, sarebbe causata da un danno al meccanismo di codifica fonologica interrotto. Questo danno rende difficoltosi il confronto, la ripetizione, la lettura e la denominazione.
Il passaggio da una unità segmentale all’altra può essere percettivo e/o produttivo. Se sono danneggiate le mappe percettive il paziente non riesce a segmentare in più unità le parole e le frasi a livello percettivo uditivo. Siamo in presenza dell’afasia di conduzione di ripetizione. Se sono danneggiate le mappe di produzione, avremo l’afasia di conduzione di riproduzione.
Alcuni esempi ci aiuteranno a chiarire questa differenza. Supponiamo di dover ripetere la parola fonografo. Dapprima si attiva la mappa percettiva, successivamente si attiva la mappa esecutiva. Esse segmentano la parola in due unità: fono →grafo. Una lesione alla prima o alla seconda genera problemi nella ripetizione. Quando leggiamo, la segmentazione percettiva avviene a livello visivo. La mappa percettiva uditiva è bypassata. Solo un danno alla mappa esecutiva genera problemi di lettura. Lo stesso avviene nella denominazione e nell’eloquio spontaneo. In ambedue le circostanze la mappa percettiva non è attivata e solo un danno alla mappa esecutiva genera difficoltà.