La simultanoagnosia dei diritti umani

Abstract:
La simultanoagnosia è una patologia neurologica visiva nella quale il paziente percepisce i dettagli ma non percepisce l’insieme. Dinanzi ad una immagine, nella quale due triangoli formano una stella, il simultanoagnosico percepisce i due triangoli ma ignora la stella. L’ideologo dei diritti umani è come il simultanoagnosico. Egli pone l’attenzione sulle problematiche degli individui aventi diritto e ignora le problematiche della comunità.

Il diritto al lavoro

Abstract:
In virtù dei dettami costituzionali, lo Stato riconosce il diritto al lavoro e si impegna affinché ciascuno, sulla base delle sue attitudini e competenze, possa avere un lavoro. Il lavoro è, in tal modo, sganciato dai bisogni della comunità e agganciato alle attitudini e competenze dei singoli. Per tale motivo molte risorse sono sottratte a settori fondamentali al progresso materiale e spirituale della Nazione, per essere destinate ad attività inutili alla comunità.

Diritti umani e sentire comune

Abstract:
Il presupposto ideologico delle Istituzioni monarchiche era il sentire comune degli italiani, cioè la nostra cultura, tradizione e civiltà. Il presupposto ideologico delle Istituzioni repubblicane è il riconoscimento dei diritti umani. Facendo leva su questo, la popolazione musulmana, presente in Italia, rivendica il diritto di vivere secondo le proprie tradizioni anche se esse sono in conflitto con le nostre.

I diritti umani e il ruolo del giudice

Abstract:
I diritti umani, posti a fondamento della Costituzione ribaltano il ruolo del giudice. Il suo ruolo non è più quello di concorrere al bene della comunità nazionale, ma è quello di agire a vantaggio del singolo detentore di diritti.
Il giudice, oggigiorno, non tutela la comunità contro il singolo, bensì tutela il singolo contro la comunità.