Il processo formativo dei giovani italiani ed europei

Abstract

L’educazione dei giovani dovrebbe essere finalizzata al bene delle comunità. Compito fondamentale della scuola e della famiglia dovrebbe essere quello di educare i giovani a essere rispettosi di sé e degli altri, rispettosi delle leggi, cittadini esemplari, onesti lavoratori, ecc..
A causa dell’ideologia dei diritti umani, su cui si fonda la Costituzione italiana e la costituzione dell’UE, famiglia e scuola hanno abdicato a questo compito, con nefaste conseguenze sulla formazione delle nuove generazioni.

La sindrome del benefattore 3

Abstract
La sindrome del benefattore è una patologia ossessiva in cui un rappresentante della comunità beneficia costantemente una o più persone, danneggiando nello stesso tempo la comunità da lui rappresentata. Nel 2018 il PD, con il nuovo segretario Zingaretti, ha lanciato una proposta per l’Italia: “Prima le persone”. Adesso lo slogan “dalla parte delle persone” campeggia nei manifesti del PD. Questo slogan andrebbe completato con lo scritto: contro la comunità. Gli esponenti del PD, infatti, sono dalla parte delle persone contro le comunità fondamentali di una società civile: famiglia, scuola, comunità nazionale.

Il sistema motivazionale della comunità

Abstract
Le comunità umane e animali sono provviste di un proprio sistema motivazionale funzionale alla sopravvivenza e al rafforzamento della comunità stessa. Quando gli individui si organizzano in comunità, stabiliscono dei ruoli. I ruoli dipendono dai bisogni della comunità stessa. Sulla base del ruolo ogni individuo agisce per soddisfare un bisogno della comunità. I membri della comunità interagiscono l’uno con l’altro sulla base del ruolo.

I diritti umani e la famiglia

Abstract:
Sulla base degli articoli 30 e 31 dei RAPPORTI ETICO-SOCIALI della Costituzione italiana, i minori cui non sono garantiti o il mantenimento o l’istruzione o l’educazione possono essere sottratti ai genitori e inseriti nelle case famiglia. Si stima che siano 40mila i bambini in Italia allontanati dalla propria famiglia. In molte occasioni il provvedimento non sarebbe dettato dall’eccezionalità del caso, ma rappresenterebbe una “triste prassi che alimenta un circuito economico di milioni di euro”.