Molti studiosi di psicologia cognitiva concordano sulla tesi secondo la quale, in vista del raggiungimento di determinati obiettivi adattivi, esistono dei sistemi psicobiologici frutto dell’evoluzione, omologhi nell’uomo e negli animali, che regolano sia i comportamenti ma anche le emozioni utili a raggiungere l’obiettivo desiderato. Tali sistemi sono detti sistemi motivazionali. Per ogni obiettivo fondamentale alla sopravvivenza è previsto un sistema motivazionale specifico.
Nel nostro sito un ruolo centrale riveste la comunità. A nostro avviso, le comunità umane e animali sono provviste di un proprio sistema motivazionale funzionale alla sopravvivenza e al rafforzamento della comunità stessa. Preferiamo parlare di un unico sistema motivazionale per chiarezza espositiva. Ai diversi obiettivi del singolo corrispondono ruoli nella comunità. I ruoli determinano le relazioni tra i membri della stessa comunità. E’ più facile parlare d’interazione tra ruoli, piuttosto che d’interazione tra sistemi motivazionali.
Soffermiamoci su tre obiettivi adattivi: riproduzione (conservazione della specie), approvvigionamento del cibo, difesa da predatori (sopravvivenza). Un animale realizza comportamenti funzionali alla riproduzione, alla ricerca del cibo e alla difesa da predatori. Ogni comportamento si affina con l’apprendimento oppure attraverso meccanismi evolutivi.
Può accadere che, attraverso processi evolutivi, si formi una comunità nella quale a ogni comportamento corrisponde un “ruolo” che il singolo ha nella comunità. Ciò è accaduto nella comunità delle formiche. In queste comunità sono presenti tre ruoli: regina, operaia e soldato. La formica regina depone le uova; la formica operaio provvede all’approvvigionamento del cibo e alla cura del formicaio; la formica soldato difende il formicaio dai predatori. Ciascun ruolo richiede regole comportamentali innate. Inoltre, il ruolo accomuna e differenzia le formiche. Le formiche soldato sono simili per conformazione e hanno le stesse regole comportamentali. La formica soldato è diversa dalla formica operaio per conformazione e per regole comportamentali. I ruoli, infine, determinano le interazioni sociali. Tra formica operaio, formica soldato e formica regina le relazioni sono di pari grado, cioè inter pares. Nel formicaio manca il ruolo di capo, cui gli altri ruoli sono subordinati.
La comunità delle formiche possiamo definirla come l’insieme dei legami inter pares tra i membri che la compongono. Il sistema motivazionale della comunità formiche (definita come l’insieme dei legami inter pares tra i membri che la compongono) è determinato dal ruolo peculiare di ciascun membro. Il ruolo definisce i legami tra i membri della comunità e dipende dalle regole comportamentali (figura 1).

Nei mammiferi il sistema motivazionale è più complesso e flessibile rispetto al sistema motivazionale degli insetti. La flessibilità è legata all’esperienza. L’animale modifica o mantiene il proprio comportamento sulla base dell’esperienza. L’esperienza è la memoria degli episodi significativi dal punto di vista dei bisogni primari e delle emozioni. Ciascun episodio significativo funge da paradigma, cioè riferimento, per comportamenti futuri finalizzati al soddisfacimento di un bisogno (vedi: diritti umani.net/il-sistema-motivazionale).
Nelle comunità umane l’esperienza si tramanda di generazione in generazione e i figli imparano dai genitori e dagli altri membri della comunità stessa. Quando gli individui umani si organizzano in comunità, stabiliscono dei ruoli. I ruoli dipendono dai bisogni della comunità stessa. Sulla base del ruolo ogni individuo agisce per soddisfare un bisogno della comunità. Soffermiamoci sulla famiglia primitiva e sul ruolo dei genitori: padre e madre. Il padre ha il compito di procacciare il cibo per la famiglia e di difenderla dai predatori e dai nemici. La madre ha il compito di procreare, educare i figli e accudire al luogo in cui la famiglia vive.
Per avere una comunità non basta la semplice divisione dei compiti. I singoli individui della comunità, infatti, interagiscono l’uno con l’altro. Le comunità umane stabiliscono due tipologie di legami sociali: relazione inter pares e relazione superiore/subordinato. Queste due relazioni generano la struttura ad albero che diventa la struttura della comunità. Per esempio, la famiglia è una piccola comunità, in cui tra i suoi membri vi sono le due relazioni fondamentali: superiore/subordinato e inter pares. Queste relazioni formano una struttura ad albero. Nella famiglia primitiva il capofamiglia era l’uomo. La donna era a lui subordinata. I figli avevano tra di loro una relazione inter pares ed erano subordinati al padre e alla madre.
La struttura ad albero determina lo status dei membri di una comunità. Per esempio lo status di Luigi, figlio di Andrea e Francesca e fratello di Marco e Luisa, è definito dalla struttura ad albero della famiglia di cui fa parte.
Abbiamo affermato che il padre ha il compito di procacciare il cibo e difendere la famiglia dai predatori e dai nemici. Per realizzare tutto ciò egli segue regole comportamentali apprese con l’esperienza. Il padre, però, interagisce con la moglie e i figli sulla base del suo status. Anche queste interazioni dipendono da regole comportamentali tramandate di generazione in generazione. Le regole comportamentali legate al ruolo sono di duplice natura. Abbiamo regole comportamentali funzionali al soddisfacimento di bisogni primari della comunità famiglia e regole comportamentali funzionali alla sua coesione. Alla coesione della famiglia concorrono i valori morali che si acquisiscono con l’educazione (vedi: diritti umani.net/il-sistema-motivazionale).
Sulla base di queste considerazioni, possiamo definire il ruolo come lo status + le regole comportamentali e i valori. Il figlio è soggetto a regole comportamentali e valori peculiari del suo ruolo. Il padre, a sua volta, è soggetto a regole comportamentali e valori diversi (da quelli del figlio), ma peculiari del suo ruolo. Il ruolo determina le uguaglianze e le differenze in una comunità. Come figli, Andrea e Francesco sono uguali. Essi, infatti, nella comunità famiglia hanno lo stesso ruolo. Padre e figlio sono diversi per ruolo.
Una comunità, per esempio la famiglia, possiamo definirla come l’insieme dei legami superiore/subordinato e inter pares tra i membri che la compongono. Il sistema motivazionale della famiglia (definita come l’insieme dei legami superiore/subordinato e inter pares tra i membri che la compongono) è determinato dal ruolo peculiare di ciascun membro. Il ruolo definisce i legami tra i membri della comunità e dipende dalle leggi sociali e dai valori condivisi. (figura 2).
