L’educazione dei figli

Abstract
Nell’educazione dei figli sono fondamentali l’interiorizzazione di regole condivise e il rispetto dei ruoli. I figli devono acquisire regole imposte dai genitori e finalizzate al bene della famiglia. Queste regole vanno interiorizzate, cioè, devono essere vissute come giuste. I giovani, inoltre devono accettare e rispettare il doppio ruolo di figli (subordinati ai genitori) e di fratelli (relazione inter pares).

Il sistema motivazionale della comunità

Abstract
Le comunità umane e animali sono provviste di un proprio sistema motivazionale funzionale alla sopravvivenza e al rafforzamento della comunità stessa. Quando gli individui si organizzano in comunità, stabiliscono dei ruoli. I ruoli dipendono dai bisogni della comunità stessa. Sulla base del ruolo ogni individuo agisce per soddisfare un bisogno della comunità. I membri della comunità interagiscono l’uno con l’altro sulla base del ruolo.

Il giardino incantato

Abstract
Nella stesura delle norme costituzionali sono importanti gli obiettivi di fondo. I padri costituenti dello Statuto Albertino hanno fissato un singolo obiettivo: l’avvenire glorioso della Nazione. L’hanno poi delimitato con un sotto obiettivo: la garanzia dei diritti dei cittadini. Qualsiasi funzionario dello Stato doveva sempre agire per l’avvenire glorioso della Nazione nei limiti dei diritti individuali. I padri costituenti della Repubblica Italiana hanno fissato due obiettivi di fondo: il bene comune e la garanzia/riconoscimento dei diritti umani. Qualsiasi funzionario dello Stato deve agire per il bene comune oppure per garantire i diritti dei singoli. Definiamo “giardino incantato”, lo spazio virtuale dell’obiettivo di fondo nello Statuto Albertino (l’avvenire glorioso della Nazione), delimitato dal sotto obiettivo dei diritti umani.

La sindrome di Prisibéev

Abstract
Chi è affetto dalla sindrome di Prisibéev, per il conseguimento di obiettivi, non fa leva sul senso di responsabilità dei propri subordinati, ma impone loro leggi e impartisce punizioni. Nello stato di emergenza, conseguente alla pandemia di coronavirus, il premier italiano Giuseppe Conte ha agito come se fosse affetto da tale patologia, trattando i cittadini italiani come servi.