La sindrome del benefattore 3

La sindrome del benefattore è una patologia ossessiva in cui un rappresentante della comunità beneficia costantemente una o più persone, danneggiando nello stesso tempo la comunità da lui rappresentata. La manifestazione più grave di questa sindrome si manifesta col beneficio rivolto a persone esterne alla comunità stessa.

La sindrome del benefattore può coinvolgere, oltre ai rappresentanti della comunità, anche singoli cittadini. Questi ultimi approvano l’azione benefica del loro rappresentante e ne accettano le conseguenze negative per la loro comunità.

La sindrome del benefattore è come un virus contagioso che si diffonde nella comunità disgregandola dall’interno. Ciò è dovuto al fatto che il bene verso la singola persona è evidente mentre il danno sociale è nascosto.

La sindrome del benefattore discende dall’ideologia dei diritti umani su cui si fonda la Costituzione repubblicana e la Costituzione europea. In conformità a questa ideologia i funzionari italiani e comunitari devono garantire/riconoscere i diritti della persona umana ovunque nel mondo.

Nel 2018 il PD, con il nuovo segretario Zingaretti, ha lanciato una proposta per l’Italia: “Prima le persone”. Nella mozione, in cui è contenuta questa proposta, si spiega tra l’altro che «il Pd è apparso sempre più lontano dalla vita reale delle persone comuni, poco o per nulla empatico nei confronti dei più poveri e dei più fragili, incapace di uscire dalle sue ristrette logiche interne». E si legge ancora: «Dobbiamo riorganizzarci per rifondare il legame identitario con il nostro elettorato su un pensiero nuovo. Un pensiero che nasce da un concetto semplice: ora prima le persone. “Attorno ad esse vogliamo costruire un nuovo modello di società”. E ancora: «È dalle persone che va ricostruito l’assetto e l’equilibrio della società».

Adesso, il motto “dalla parte delle persone” campeggia sui manifesti del PD. In basso (figura 1) possiamo osservare Nicola Zingaretti, accovacciato su una scrivania. Alle sue spalle e alla sua destra campeggia lo slogan: “dalla parte delle persone”.

Figura 1) Nicola Zingaretti, segretario del PD,  con i manifesti in cui, accanto al simbolo del Partito Democratico, campeggia lo slogan: “dalla parte delle persone”. Ciò che manca è la conseguenza di questo motto, cioè: “contro la comunità”.  

Lo slogan “dalla parte delle persone” è ingannevole. Mostra la componente positiva di questa azione politica. Tutelare, sempre e comunque, le persone, significa svantaggiare, sempre e comunque, la comunità, quando gli interessi delle persone collidono con gli interessi della comunità. Lo slogan del PD è, di fatto, il seguente. “dalla parte delle persone … contro la comunità”.

Possiamo affermare che tutti gli esponenti del PD sono affetti dalla “sindrome del benefattore”. Sono, infatti, rappresentanti della comunità nazionale che beneficiano costantemente una o più persone, danneggiando nello stesso tempo la comunità da loro rappresentata. Essi sono affetti dalla manifestazione più grave di questa sindrome. Il beneficio, infatti, è rivolto soprattutto persone che non fanno parte della comunità italiana (stranieri).

Le comunità più importanti in una qualsiasi società moderna sono: la Nazione, la scuola, la famiglia. Essere sempre e comunque dalla parte delle persone significa essere contro la comunità nazionale, contro la comunità scolastica, contro la famiglia.

Quest’avversione contro la famiglia e la Nazione è espressa in modo evidente nell’immagine in basso (figura 2). La senatrice del PD Monica Cirinnà mostra un cartello in cui è scritto: “Dio – patria – famiglia: che vita di merda”

Figura 2) La senatrice del PD Monica Cirinnà col cartello contro Dio, la Comunità nazionale e la famiglia. Questo cartello mette in evidenza che il PD sta  “dalla parte delle persone” contro la Patria e la famiglia.  

Nel programma del PD c’è la disgregazione della famiglia tradizionale. Alcune leggi sulla famiglia sono fatte per garantire il diritto degli omosessuali ad avere una famiglia e adottare figli. Il PD è dalla parte degli omosessuali contro la comunità famiglia. Per tutelare i minori adottati da genitori omosessuali si vogliono cancellare i concetti di “papà” e “mamma” e sostituirli con i concetti di “genitore 1” e “genitore 2”.

Altre leggi sono fatte per garantire il diritto dei minori all’istruzione, all’educazione, al mantenimento. Se i genitori non riescono a garantire uno di questi diritti, i minori sono sottratti alla loro famiglia e inviati in un istituto. Anche in questo caso il PD è dalla parte delle persone (i minori) contro la famiglia.

La politica del PD a favore delle persone ma contro la comunità nazionale appare evidente nelle leggi e negli accordi internazionali concernenti l’arrivo di immigrati nel nostro paese. Il PD sta sempre e comunque dalla parte degli immigrati, incurante del degrado sociale, dei problemi di sicurezza ed economici che l’arrivo di centinaia di migliaia di immigrati apporta all’Italia.

Nell’immagine in basso (figura 3) notiamo tre esponenti del PD con Carola Rackete sulla nave “Sea Watch” carica di migranti.

Figura 3) Esponenti del PD sulla nave Sea Wacht, con il capitano della nave Carola Rackete. Il PD si schiera sempre e comunque a tutela degli immigrati contro la comunità nazionale.  

L’arrivo di masse di disperati in Italia causa degrado sociale. In basso (figura 4) osserviamo una delle numerose baraccopoli di migranti sorte dappertutto in Italia. In questo caso si tratta della baraccopoli di San Ferdinando in Calabria.

Figura 4) Baraccopoli di San Ferdinando (Calabria) dopo un incendio. Numerose baraccopoli sono sorte in Italia a causa della politica del PD favorevole all’immigrazione di massa.  

Il comportamento patologico del PD contro la comunità nazionale è evidente nello smantellamento dei “decreti sicurezza” in piena pandemia. Mentre il virus covid infuria, distrugge il tessuto economico dell’Italia, uccide centinaia di migliaia d’italiani, il PD e i cinquestelle smantellano i “decreti sicurezza” (voluti da Salvini) e fanno entrare in Italia migliaia di extracomunitari. A questi ultimi vanno garantiti vitto, alloggio, patrocinio legale gratuito e assistenza sanitaria. Tra gli extracomunitari che arrivano, una discreta percentuale è affetta da covid e molti vanno sistemati in navi affittate per la quarantena.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.