Il brutto Poter che, ascoso, a comun danno impera

Abstract
“Il brutto Poter che, ascoso, a comun danno impera” è l’ideologia dei diritti umani. Questa ideologia è presente nella Costituzione repubblicana nella quale è fissato come obiettivo fondamentale delle istituzioni il “riconoscimento/garanzia dei diritti della persona umana”. Per convincere la popolazione italiana che è giusto agire per garantire questi diritti, anche se le azioni danneggiano la comunità, si fa leva sui sentimenti e sulle emozioni. L’avente diritto è sempre un poverino-poveretto bisognoso da compatire, da soccorrere, integrare, commiserare.

La schizofrenia giuridica

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Durante la monarchia sabauda, i codici penali, civili e amministrativi sono stati scritti per consentire l’avvenire glorioso della Nazione. Con l’avvento della Costituzione repubblicana gli stessi codici sono stati adeguati al nuovo obiettivo di fondo, il riconoscimento/garanzia dei diritti della persona umana. I due obiettivi di fondo (avvenire glorioso della Nazione e riconoscimento/garanzia dei diritti della persona umana), in contraddizione l’uno con l’altro, generano una sorta di schizofrenia giuridica.

L’abominio giuridico della Costituzione repubblicana

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Con l’approvazione della Costituzione Repubblicana è stato modificato l’obiettivo di fondo che i tre poteri, legislativo, esecutivo e giudiziario devono raggiungere. L’avvenire glorioso della Nazione dello Statuto Albertino è stato sostituito con il riconoscimento/garanzia dei diritti della persona umana. Le leggi promulgate dal Parlamento hanno come riferimento le norme costituzionali. Essendo queste norme sono finalizzate al riconoscimento/garanzia dei diritti della persona umana, anche le leggi ordinarie hanno lo stesso fine. L’obiettivo delle leggi, però, deve essere sempre il bene della comunità. Il bene del singolo, infatti, discende dal bene della comunità in cui vive. Sono un abominio giuridico le leggi promulgate a vantaggio dei singoli contro la comunità.

L’obiettivo di fondo delle istituzioni scolastiche

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La scuola è l’istituzione più importante di una comunità. Ciò che unifica gli istituti scolastici è l’obiettivo comune stabilito dai dettami costituzionali. Sulla base dei dettami della Costituzione repubblicana (riconoscimento/garanzia dei diritti della persona umana), i docenti di ogni ordine e grado devono garantire agli studenti il diritto a un percorso formativo individualizzato, che tenga conto delle capacità, delle attitudini, delle condizioni socio-economiche di ciascuno. Per garantire un percorso formativo individualizzato, i programmi sono stati sostituiti con la programmazione. Gli alunni non seguono un percorso formativo comune a tutti (programmi), funzionale al bene della comunità. Ciascun alunno segue un proprio percorso formativo (programmazione), funzionale al proprio benessere. Le conseguenze drammatiche nella formazione dei giovani italiani sono sotto gli occhi di tutti. I livelli d’istruzione e di competenza degli alunni si sono drammaticamente abbassati. Nelle università s’iscrivono studenti cui mancano le capacità di base.

L’obiettivo di fondo nell’ educazione dei figli

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Prima della scrittura della Carta costituzionale, l’obiettivo cui dovevano mirare i genitori nell’educazione dei figli era lo stesso obiettivo delle istituzioni, cioè “l’avvenire glorioso della Nazione”. Quest’obiettivo poteva essere conseguito se tutti i genitori s’impegnavano a che i figli divenissero cittadini esemplari, rispettosi delle leggi e delle istituzioni. Con l’approvazione della Costituzione Repubblicana è stato modificato l’obiettivo di fondo che le istituzioni e i genitori devono raggiungere. L’avvenire glorioso della Nazione dello Statuto Albertino è stato sostituito con il riconoscimento/garanzia dei diritti della persona umana. L’articolo 30 dei RAPPORTI ETICO-SOCIALI della Costituzione Repubblicana recita: è dovere e diritto dei genitori, mantenere, istruire e educare i figli anche se nati fuori del matrimonio. Sostituito l’obiettivo di fondo, l’educazione, l’istruzione e il mantenimento possono essere realizzati a scopi diversi. Ciascun genitore può educare e istruire il figlio per gli obiettivi che gli aggradano.